Cgil, allarme cig: a giugno crollate del 23%, -3.900 euro

E' la "richiesta pił bassa degli ultimi 12 mesi"

Le ore di Cig autorizzate a giugno si fermano a 74 milioni, con un crollo del 23%. E' la "richiesta più bassa degli ultimi 12 mesi". A sottolinearlo è un rapporto della Cgil, che tuttavia segnala per il periodo gennaio-giugno "un'assenza completa di attività produttiva per più di 540.000 lavoratori", con una perdita per ognuno di "oltre 3.900 euro".

Tra i lavoratori in cassa, oltre 300.000 sono in cig straordinaria e 112.000 in deroga. Nel dettaglio, tornando a giugno, aumenta lievemente sul mese precedente ma continua a calare la richiesta della cassa ordinaria (+0,97% su maggio, -28,46% su sei mesi), "una conferma che la congiuntura a breve è leggermente migliorata". La cigs diminuisce su maggio del 41,43%, ma considerando il primo semestre risulta ancora in aumento, con un +20,08%. E a riguardo la Cgil precisa: "Anche se nel mese è diminuita va considerato che ormai siamo al quarto anno del quinquennio e molte aziende possono aver raggiunto i 36 mesi consentiti". La Cig in deroga sale del 30,61% su base mensile, anche se nel periodo gennaio-giugno 2014 cala del -16,68%. Ciò per il sindacato indica che "i finanziamenti stanziati tendono ad esaurirsi e lasciano scoperta la copertura sulla situazione del 2014". La Cgil nel suo dossier sottolinea come "ci sono molti lavoratori che ormai sono fuori, o stanno per uscire, da tutte le coperture di welfare disponibili, poiché hanno completato i periodi previsti dalla normativa vigente". E aggiunge come "il dato sull'aumento continuo della disoccupazione sia anche una conseguenza di questa situazione". Sul fronte imprese, rileva sempre il sindacato, "restano alte e in aumento, le richieste delle aziende in crisi che fanno ricorso ai decreti di cigs: a giugno sono 4.251 per oltre 7.991 siti aziendali".

 

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