Coldiretti: "ritardi Dipartimento Agricoltura mettono a rischio l'esonero contributivo per i giovani agricoltori"

Molinaro: pubblicare le graduatorie del bando pacchetto giovani entro metà novembre o sarà troppo tardi

“Una penalizzazione che non possiamo proprio accettare e mandare giù e alla quale sono associate conseguenze economiche di non poco conto.” Secco il commento di Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria che solleva una questione di grande rilevanza. Ecco di cosa si tratta. La legge di Bilancio (ex Legge di Stabilità 2017), ha introdotto l’esonero contributivo per i giovani agricoltori che si iscriveranno all’INPS entro il 31 dicembre 2017 come IAP e CD. Una misura significativa finalizzata a sostenere i primi anni di vita delle neo-imprese agricole che potranno usufruire dell’esenzione contributiva del 100% per i primi tre anni e del 66% nel quarto anno e 50% nel quinto anno. “E’ senza dubbio – prosegue - un aiuto importante che i giovani della Calabria  rischiano di perdere  se non sarà pubblicata al massimo entro la metà di novembre l’attesa graduatoria della misura 6 del PSR (pacchetto giovani) in modo da consentire ai giovani, che risulteranno finanziati (circa 600) di avanzare tranquillamente l’iscrizione all’INPS entro fine anno. Mentre agli esclusi toccherà rinunciare alle agevolazioni contributive per preservarsi la possibilità di presentare una nuova domanda al prossimo bando che, ci auguriamo, possa essere subito emanato. Un ulteriore ritardo (siamo a otto mesi dal bando) che può generare un effetto domino fortemente negativo e che non contribuisce certamente ad incentivare le nuove leve che con il loro entusiasmo e la loro creatività stanno ripopolando e innovando le campagne». Vogliamo penalizzare i giovani? Spero di no! Chiediamo allora  - insiste  un’intensificazione della valutazione delle domande del “pacchetto giovani” affinché siano create tutte le condizioni di vantaggio a favore dei giovani che hanno fatto domanda di primo insediamento (circa 2.200). Ritardi ulteriori – è il monito finale – per Coldiretti sono inaccettabili.

 

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