Il presidente nazionale di Federparchi Giampiero Sammuri in visita alla riserva naturale Valli Cupe

Il Presidente nazionale di Federparchi - l’associazione che riunisce 160 organismi di gestione di Parchi nazionali e regionali, Aree marine protette, Riserve naturali regionali e statali e diverse associazioni ambientaliste - in visita alla Riserva Naturale Valli Cupe.  Giampiero Sammuri, che è anche presidente dell’Ente Parco nazionale Arcipelago Toscana, e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente, sono stati accolti dal direttore della Riserva Valli Cupe Carmine Lupia, dal sindaco di Sersale Salvatore Torchia e dai dirigenti della cooperativa Segreti Mediterranei Rossella Capellupo e Francesco Amato.

All’incontro (e alla passeggiata per raggiungere la cascata del Campanaro) hanno partecipato tutte le guide della Riserva. Con le giovani guide Legambiente sta svolgendo corsi di approfondimento al fine di rendere sempre più dinamico e professionale il servizio. Sammuri ha voluto far visita alla Riserva (ci tornerà presto per percorrerla in lungo e in largo e per restarci alcuni giorni) «che costituisce - ha detto - un unicum nel suo genere in Italia, poiché il riconoscimento giuridico, attraverso una legge della Regione, è avvenuto quando già esistevano buone pratiche ambientalistiche su base volontaristica.

Questa volta è accaduto il contrario: prima i contenuti e dopo il contenitore». In ragione delle positive specificità della Riserva, il Presidente nazionale di Federparchi (associazione a cui la Riserva è in procinto di aderire) ha invitato Lupia «a raccontare l’esperienza del sistema Valli Cupe al seminario organizzato dall’Arcipelago Toscano per il 6 e 7 giugno». Ha aggiunto: «Le aree protette italiane sono state visitate lo scorso anno da 25 milioni di turisti. L’effetto-Parco ha significato ovunque  ricchezza e sviluppo per i territori. Il turismo ambientale è una carta vincente, soprattutto quand’è coadiuvato da servizi di qualità e competenza». Concetto condiviso dal sindaco Torchia: «Sersale ha acquisito il titolo di città in particolare perché ha dimostrato una considerevole vivacità economica, in assoluta controtendenza rispetto alle altre realtà dell’area.

Ed è stato possibile in virtù dei suoi attrattori naturalistici che la Riserva ha saputo mettere a valore». Per Nicoletti «Le Valli Cupe costituiscono un vero e proprio fenomeno sganciato da ogni dinamica burocratico - assistenziale, il che le rende funzionanti e una tra le migliori green community del Mezzogiorno. Realtà come le Valli Cupe o come l’esperienza di Camminasila, che organizzando escursioni in ciaspole e trekking invernale è in grado di attirare turismo compatibile, consentono di fare sviluppo dal basso e valorizzare i nostri straordinari beni ambientali».

 

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