Investimenti pubblicitari, arriva il Bonus Fiscale

A partire dal 2018, imprese e lavoratori autonomi potranno beneficiare di un credito d’imposta in relazione alle campagne pubblicitarie effettuate su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche. Questa una delle novità più interessanti contenute nella Legge 96/2017 di conversione al D.L. 50/2017, che all’articolo 57-bis prevede, la possibilità per i soggetti suddetti che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, di beneficiare di un contributo per tali investimenti sotto forma di credito d’imposta. Il  decreto prevede, il riconoscimento di uno specifico credito d’imposta proporzionato alla spesa incrementale delle campagne pubblicitarie effettuate. Da un punto di vista soggettivo la platea dei soggetti potenzialmente beneficiari dell’agevolazione in esame è piuttosto ampia, la norma fa infatti riferimento alle imprese, a prescindere dalla loro forma giuridica ed ai lavoratori autonomi, quindi anche per coloro che sono iscritti ad un albo professionale. Il bonus pubblicitario è disponibile solo per tutti coloro che rispetteranno le disposizioni del D.P.R. numero 137, del 7 Agosto 2012. Questo prevede che la pubblicità effettuata non sia di tipo, denigratorio, equivoco o ingannevole.

La pubblicità, dovrà inoltre essere improntata principalmente su:

-  l’attività professionale;
-  la strutturazione del proprio studio;
-  i titoli posseduti e specializzazione conseguita;
-  i compensi e le parcelle richieste per le varie prestazioni professionali.

Questi sono solo alcuni dei vincoli, le conferme su ulteriori provvedimenti e requisiti per l’accesso arriveranno nel momento in cui sarà emesso il decreto attuativo. La norma prevede che il credito d’imposta sarà riconosciuto ai soggetti che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie:

-  sulla stampa quotidiana e periodica anche on line;
-  sulle emittenti televisive;
-  sulle emittenti radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Per aver diritto al credito d’imposta è necessaria la sussistenza di un investimento incrementale, ossia del fatto che l’investimento effettuato sia superiore almeno dell’1% di quello sui medesimi mezzi di informazione dell’anno precedente. Il credito d’imposta è pari al 75% - 90% del valore incrementale degli investimenti effettuati,  90% Micro imprese, PMI e startup innovative 75% Altri soggetti, nel limite massimo complessivo di spesa stabilito annualmente con specifico D.P.C.M.. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante modello f24, previa istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per la nozione di PMI occorre fare riferimento alla normativa UE, in base alla quale si definisce:

-  "microimpresa" un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro;
-  "piccola impresa" un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro;
-  "media impresa" un'impresa che occupa meno di 250 persone e realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
Merita di essere segnalata, infine, l’estensione del periodo agevolabile, il quale ricomprende anche gli investimenti pubblicitari sostenuti tra il 24 giugno 2017 ed il 31 dicembre 2017 e non più soltanto quelli effettuati a decorrere dal 2018.

Dott. Tommaso Rotella

 

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