Non possiamo permetterci il lusso di perdere ulteriore tempo per ridare vita al centro storico di Cosenza”.
Lo dichiara Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza, che aggiunge “sarebbe colpevole vanificare l’opportunità offerta dai fondi resi disponibili con specifica destinazione dedicata. Il confronto avviato in sede di tavolo tecnico presso il Ministero dei Beni Culturali a Roma è stato positivo. In quella sede ho avuto modo di sottolineare ed evidenziare quanto il fattore temporale sia determinante: occorre far partire al più presto l’iter che prevede la definizione degli obiettivi e dei relativi progetti con l’affidamento dei relativi incarichi, la pubblicazione dei bandi di gara e l’affidamento dei lavori nei tempi indicati dal Ministero”.
Per Ance Cosenza riqualificare il centro storico è una priorità, considerando anche il fatto che negli ultimi anni è stato teatro di frequenti crolli di edifici, che hanno messo a rischio non solo la sicurezza del patrimonio edilizio, tra l’altro di inestimabile valore, ma anche la vita dei cittadini.
“Una situazione di degrado che si trascina da molti anni e che si ripropone in tutta la sua drammaticità – aggiunge il presidente Perciaccante – che bisogna affrontare partendo dalle infrastrutture primarie, per poi pensare a strade e piazze, ed agli immobili, intervenendo sulle parti comuni dei fabbricati privati con lavori di restauro delle facciate e soprattutto di consolidamento delle strutture portanti con messa a norma degli impianti”.
L’idea progettuale di Ance Cosenza viene racchiusa in una denominazione precisa: R.IN.A.S.CO (Rete per le Iniziative per l’Area Storica di Cosenza) che parte dai nuclei più elementari del tessuto urbano (i condomini), per realizzare un processo di riqualificazione dell’area storica di Cosenza, attivando una collaborazione tra pubblico e privato.
“Lunedì prossimo – conclude il numero uno di Ance Cosenza – in Prefettura a Cosenza si terrà una ulteriore riunione del tavolo ministeriale. Siamo pronti a fare la nostra parte, promuovendo il coinvolgimento dei privati nel processo di recupero e restauro del centro storico, diffondendo una nuova cultura della manutenzione urbana, riqualificando gli spazi urbani con ricadute immediate sul terreno della vivibilità e della valorizzazione turistica, attivando un circuito economico ed occupazionale importante per l’economia locale”.