Una nuova operazione di polizia giudiziaria, questa volta condotta dai carabinieri di Gioia Tauro con nome in codice “Jobless Money”, ha portato alla luce l’assegnazione del reddito di cittadinanza a 37 persone senza requisiti, in gran parte appartenenti alla potente cosca di ‘ndrangheta Piromalli-Molè. Secondo quanto emerso dalle indagini, alcuni dei percettori avevano già subito condanne per associazione mafiosa.
Abbiamo denunciato più volte i tantissimi casi in cui le risorse destinate a dare sostegno economico alle famiglie davvero bisognose finiscono nelle tasche di mafiosi, spacciatori e delinquenti.
E’ incredibile che in questo scenario scandaloso, confermato da numerose inchieste delle forze dell’ordine e della magistratura, anziché puntare a rafforzare il sistema dei controlli, come proposto da Fratelli d’Italia, il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi sostenga che il reddito di cittadinanza ha strumenti di sorveglianza e vigilanza straordinari. Tanto straordinari che rendono possibile finanziare, di fatto, gli appartenenti ad organizzazioni criminali, sottraendo risorse che andrebbero destinate a chi ha davvero bisogno, soprattutto in un momento di grave crisi per il mondo del lavoro, con tante famiglie a rischio di nuova povertà anche a causa dei ritardi del governo nell’erogazione degli ammortizzatori sociali». E’ quanto afferma il segretario della Commissione parlamentare antimafia Wanda Ferro, di Fratelli d’Italia.