Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, e il presidente dell’Articolazione Territoriale di Crotone, Mario Spanò, hanno inviato una lettera al presidente della Giunta regione, Roberto Occhiuto, al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, e al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, perché si alzi il livello di attenzione sulle aree industriali dismesse e sul rischio che possano essere interessate da fenomeni naturali, atmosferici o dolosi che avrebbero effetti devastanti tanto per la sicurezza dei luoghi, quanto per la salute degli stessi e delle persone.
La missiva congiunta, infatti, prendendo le mosse dall’incendio che lo scorso 25 luglio si è generato nell’area ex Sasol, a Crotone, evidenzia come «il cambiamento climatico in atto sta dando luogo a eventi atmosferici di portata eccezionale su tutto il territorio nazionale e da qui in avanti saranno sempre più frequenti e “ordinari”. Tale circostanza rende necessario elevare la soglia d’attenzione e quindi le azioni di prevenzione dai problemi ipoteticamente derivanti da questi fenomeni – o da quelli di matrice dolosa – soprattutto quando interessano aree per le quali è necessario un importante intervento di bonifica».
Dagli industriali giunge poi una spinta collaborativa: «È necessario uno sforzo straordinario e congiunto per risolvere le questioni ancora non definite e dare così seguito, secondo un cronoprogramma condiviso, alle procedure necessarie per bonificare e mettere in sicurezza aree come, per esempio, quella del Sin».
«Interventi del genere – conclude la missiva – non solo hanno un impatto diretto sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei territori e dei cittadini, quanto contribuiscono a migliorare la capacità dei luoghi di attrarre investimenti e investitori: riqualificazione delle aree industriali e bonifica dei siti dismessi, dunque, sono uno strumento in più per aumentare l’attrattività della Zes calabrese».