Francesco Mingrone
Preoccupazione e sdegno. Sono questi i sentimenti espressi dal SEGRETARIO GENERALE DELLA UST CISL MAGNA GRAECIA, FRANCESCO MINGRONE, e dal SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL Funzione Pubblica MAGNA GRAECIA, LUIGI TALLARICO, rispetto a quanto accaduto all’ospedale di Crotone. L’aggressione ai danni del medico e di due infermieri in servizio, sarebbe avvenuta, secondo quanto è stato possibile apprendere, dopo che è stato comunicato ai familiari di un degente che il loro congiunto fosse in fase terminale.
Perpetrare un attentato, ad un professionista della caratura morale del Dott. Bossio, ci sembra che, al di là del danno fisico e soprattutto morale provocato allo stesso, sia la lapalissiana dimostrazione che il livello di sottocultura che imperversa soprattutto nei nostri territori vorrebbe prevaricare l’opera quotidiana di quanti, come il Dott. Bossio, in mezzo a mille difficoltà, cercano di mandare avanti con professionalità e spirito di abnegazione, processi sanitari che possano dare livelli di assistenza quanto più efficienti possibili rispetto alle risapute ristrettezze che da tempo pervadono la Sanità calabrese.
“E’ paradossale – hanno detto – che ancora oggi esistono situazioni di questo genere: operatori sanitari che vengono messi in difficoltà e, addirittura, esposti a situazioni di pericolo per la propria incolumità mentre esercitano la loro professione. Il luogo di lavoro dovrebbe essere un luogo sicuro e accogliente. E non luogo a rischio. Il sistema sanitario presenta delle lacune. Ma è inammissibile che le vessazioni dei cittadini, che giustamente rivendicano livelli di assistenza ineccepibili, possano riversarsi sugli operatori che, quotidianamente, si destreggiano tra mille difficoltà.
Nella nostra Regione, purtroppo, accanto ai tanti valori positivi, che tutti conosciamo, e che non stiamo qui a ripetere, proprio per evitare di apparire tautologici, è mancata la giusta crescita culturale che consentisse di superare alcuni atavici malcostumi comportamentali i quali, accanto alla mancanza o carenza delle indispensabili garanzie di legalità, elementi basilari per qualsiasi forma di  sviluppo, sono alla base del mancato decollo  di qualunque attività economica, sociale, amministrativa ed istituzionale.
Questi episodi, pertanto, ancorché estremamente spiacevoli dovrebbero, almeno, suscitare momenti di sincera ed indispensabile autocritica, soprattutto in questa fase storica in cui, accanto ai problemi di sempre, si aggiunge quotidianamente un numero impressionante di giovani e meno giovani, uomini e donne con livelli di demotivazione che hanno come effetto, ancor più preoccupante, quello di creare sfiducia verso tutti coloro che hanno potere di rappresentanza.
Siamo convinti, comunque, che l’intento criminale subito non impedirà al Dott. Bossio di proseguire nella sua opera di Professionista ineccepibile, per professionalità e comportamento, perché c’è bisogno della sua opera quotidiana e del suo modo di operare guidato da un comportamento irreprensibile e noto a tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerlo.
Come Cisl condanniamo, quindi, il grave ed ingiustificabile gesto di aggressione”.
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