La Regione tuteli i diritti dei calabresi nel mondo, i principali messaggeri pubblicitari del made in Calabria.    Sono loro i protagonisti del ‘Turismo di ritorno’ e del   consumo e della pubblicizzazione dei nostri prodotti tipici eno-gastronomici”.

È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria”, Marcello Anastasi che aggiunge: “Capisco bene cosa si provi a dover stare lontani per molti anni dalla propria terra. Per questo, ritengo che, per mantenere vivo il legame tra la Calabria e i suoi tanti figli emigrati, sia necessario dare concretezza agli strumenti previsti dalla legge regionale a favore delle comunità calabresi nel mondo. Ho conosciuto sulla mia pelle l’esperienza dell’emigrazione insieme a centinaia di corregionali, ognuno con la propria storia di disoccupazione e alla ricerca di fortuna in Lombardia, molti dei quali incontrati sul treno della speranza, ovvero la  Freccia del Sud con termine corsa a  Milano. Un  biglietto di viaggio, il nostro, pagato caramente due volte perchè costretti ad emigrare  lasciando  i propri affetti più cari e la propria terra e per altrettanti sacrifici nel trovare lavoro, casa, nuovi amici  e sperare in un pieno inserimento sociale non sempre facile”.

Asserisce Anastasi: “Si dia giusto riconoscimento a chi chiede con orgoglio di continuare a sentirsi calabrese e a rappresentare la Calabria al di fuori della propria terra con azioni mirate a favorirne la loro inclusione e aggregazione sociale, a promuoverne  il buon nome con manifestazioni e attività varie, fra le quali anche  il sostegno a chi si trovi in condizione di svantaggio.

Sarebbe gravemente offensivo, un errore imperdonabile, non tenere conto della richiesta della  Gente di Calabria che vive fuori Regione e che continua ad onorarci con fatica ed onesto lavoro attraverso esempi anche di altissima professionalità in ogni ambito lavorativo

Annuncia Anastasi. “Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata rivolta alla presidente della Regione Jole Santelli in merito alla mancata nomina della Consulta regionale dei calabresi nel mondo. Mi rivolgo con spirito propositivo ai vertici della Giunta regionale perché credo che, attraverso azioni mirate a favorire l’inclusione e l’aggregazione sociale e a promuovere il buon nome della nostra regione, si possa dare il giusto riconoscimento a chi vuole con orgoglio e sincera passione continuare a rappresentare la Calabria all’estero”.

Per Anastasi, i calabresi nel mondo con il loro fare quotidiano, favoriscono la nostra Regione sul piano economico attraverso il cosiddetto turismo di ritorno ; il consumo diretto e la pubblicizzazione dei nostri prodotti tipici eno-gastronomici e sono i principali messaggeri pubblicitari per far arrivare il turismo in Calabria. Il Tgr Calabria, ha più volte intervistato molti turisti presenti in estate nelle principali località di balneazione, di cui otto su dieci hanno dichiarato di aver saputo delle bellezze della nostra terra perché informati e stimolati dai loro colleghi di lavoro o vicini di casa calabresi. Se ne deduce da questi dati che su un milione di presenze di turisti da altre regioni o paesi del mondo, ottocentomila hanno scelto la Calabria attraverso le informazioni acquisite dagli stessi calabresi presenti nel mondo”.

Ancora Anastasi: “Un esempio particolare è dato sicuramente, fra le tante al mondo, dalla comunità calabrese della Lombardia.

Manifestazioni per la promozione dei prodotti tipici e dell’artigianato, iniziative per la diffusione delle località turistiche della Calabria, l’organizzazione di convegni, spettacoli ed eventi, la pianificazione e la realizzazione di idee e suggerimenti, la stampa e la diffusione di un notiziario quale  mezzo di contatto e di comunicazione coinvolgono tutta la comunità calabro- lombarda nata grazie alla tenacia di un gruppo di professionisti, impiegati ed imprenditori che, con impegno, hanno raggiunto lo scopo di realizzare quanto mancava ai calabresi di Milano e Lombardia. Alla luce di queste ed altre importantissime considerazioni, ho voluto richiamare- rileva il consigliere regionale- quanto previsto dalla legge regionale n. 8 del 26 aprile 2018 che disciplina le relazioni tra la Regione Calabria, i calabresi nel mondo e le loro comunità, prevedendo  che la Consulta regionale dei calabresi nel mondo, organo consultivo e propositivo della Regione Calabria, venga costituita dal presidente della Giunta regionale entro trenta giorni dal suo insediamento. Ad oggi però ciò non è avvenuto né risulta alcuna comunicazione di avvio dell’iter procedurale previsto. Di conseguenza – osserva Anastasi-, si è venuto a creare un grave ritardo nell’attuazione delle misure e degli interventi previsti per tutelare, sostenere e valorizzare le comunità calabresi nel mondo» che tanto continuano a fare anche da lontano a favore della nostra terra”.

“Pertanto-  conclude Anastasi-, nell’esprimere sentitamente la mia personale vicinanza a tutti gli emigrati calabresi-, mi sono rivolto alla presidente Santelli per sapere se intenda procedere alla nomina della predetta Consulta e dare concreta attuazione agli strumenti ed azioni previsti dalla legge regionale a favore delle comunità calabresi nel mondo”.

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