I militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito delle indagini dirette da questa Procura della Repubblica di Cosenza, hanno eseguito una misura cautelare personale nei confronti di un imprenditore cosentino operante nel settore della produzione di bitumi e calcestruzzo, indagato per il delitto di bancarotta fraudolenta previsto e punito dagli artt. 216 e 223 R.D. 16 marzo 1942 nr. 267 (Legge Fallimentare).

Contestualmente, i Finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria hanno eseguito un sequestro preventivo di nr. 2 complessi aziendali costituenti l’oggetto delle condotte distrattive.

Nello specifico, all’esito di articolate indagini di polizia giudiziaria, coordinate da questa Procura della Repubblica ed eseguite anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari e minuziose ricostruzioni contabili, è emerso che il principale indagato ha posto in essere, nel tempo, plurime e reiterate condotte di bancarotta fraudolenta, attraverso contratti d’affitto e cessione di ramo d’azienda con i quali venivano distratti cespiti aziendali e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro, a vantaggio di una società di nuova costituzione, sempre riconducibile allo stesso indagato.

Inoltre, lo stesso schema fraudolento veniva replicato anche con un’altra società, dichiarata fallita nei giorni scorsi dal Tribunale di Cosenza, il cui patrimonio veniva di fatto svuotato attraverso contratti di fitto e cessione di ramo d’azienda.

Le attività investigative poste in essere contestualmente allo svolgimento dei principali atti distrattivi consentivano di descrivere compiutamente le condotte perpetrate dagli indagati e di sottoporre a sequestro i 2 complessi aziendali.

La gravità delle condotte di bancarotta accertate, la loro reiterazione nel tempo ed il grave pericolo di inquinamento probatorio hanno consentito di richiedere ed ottenere i provvedimenti cautelari personali e reali eseguiti in data odierna.

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