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Bando “Diventi leader”, parte l’occasione della vita per cento giovani

Il bando è stato pubblicato on-line, al via ufficialmente il progetto D20 Leader, promosso da Fondirigenti con l’obiettivo di intercettare 100 giovani talenti, che un domani diano un impulso innovativo alle nostre imprese e ai nostri territori

I giovani candidati al progetto dovranno completare – entro l’8 luglio – l’iter di ammissione attraverso il sito seguendo le indicazioni che vi sono riportate.

La partecipazione è aperta a cittadini italiani, dell’Unione europea o non comunitari ma regolarmente soggiornanti in Italia, di età compresa tra i 20 e i 29 anni, che hanno conseguito un diploma ITS, ovvero frequentano o hanno già conseguito un corso di laurea triennale/specialistica, un master universitario di primo/secondo livello, un dottorato di ricerca e che conoscano bene la lingua inglese.

Fondirigenti, la Fondazione promossa da Confindustria e Federmanager per lo sviluppo della cultura manageriale, ha previsto un percorso formativo della durata di sei mesi, decidendo di articolare il progetto, su cui ha investito 2 milioni di euro, in due fasi da 50 partecipanti ciascuno.

Il bando che appare sul sito regola termini e modalità di partecipazione.

La prima edizione si svolgerà da settembre 2019 a febbraio 2020. I giovani che verranno selezionati parteciperanno, del tutto gratuitamente, alle tre distinte fasi in cui è stato articolato il piano.

La “fase residenziale” sarà utile per fornire loro una comune base di conoscenze, sia sulle skill necessarie a svolgere il ruolo di leader nella società, sia sui trend del momento e del futuro: ma servirà anche per creare interrelazioni e legami fra i partecipanti, tali che consentano loro di fare rete.

Nella seconda fase i giovani compiranno uno “study tour” alla scoperta delle più importanti organizzazioni nazionali e internazionali che, nell’economia e nella società, puntino in modo rilevante sull’innovazione.

Infine, vivranno il momento centrale del percorso, il “project work”, per sperimentare quanto appreso e cimentarsi in progetti di innovazione.

Il progetto di Fondirigenti, unico nel panorama formativo italiano, risponde a un bisogno fortemente avvertito: aiutiamo i giovani a restare nel nostro Paese.

L’esperienza all’estero è preziosa, ma la destinazione finale può e deve essere l’Italia, non più solo l’espatrio.

Anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nella sua relazione all’assemblea del 31 maggio scorso, ha segnalato questo grave problema.

Negli ultimi dieci anni, ha detto, l’emigrazione dei giovani dal nostro Paese si è quintuplicata, e quella dei laureati in particolare è raddoppiata. Di questi espatri, ha aggiunto Visco, “la produttività e la capacità imprenditoriale risentono negativamente”, legittimando così indirettamente l’iniziativa di Fondirigenti.

Difficile tradurre in dati precisi questo esodo. Sicuramente sottostimati quelli dell’Istat, che parlano di 115 mila espatri nel 2017, ma tengono conto soltanto di chi si è cancellato dalla nostra anagrafe, mentre molti se ne vanno senza farlo.

Secondo una stima dell’Istituto Idos, il numero è due volte e mezzo più alto, mentre il Centro Studi Confindustria ha calcolato in un punto di Pil, ovvero in 14 miliardi di euro, il costo della perdita di questo capitale umano.

Tornando alla selezione dei giovani, essa si articolerà in due fasi.

Durante la prima, e cioè l’analisi dei titoli e delle motivazioni, saranno proposti al candidato, attraverso una piattaforma on-line, un questionario, una video intervista e un test psico-attitudinale per valutare il curriculum formativo, le esperienze lavorative o le attività in altri ambiti (ad esempio socio-culturale) le motivazioni e le aspirazioni del candidato, la conoscenza della lingua inglese (attraverso due domande dedicate nella video-intervista) e le sue esperienze all’estero.

Chi avrà superato questo primo step sarà ammesso alla fase successiva, detta di assessment, con un incontro stavolta diretto e non più via computer, in cui valutare attraverso sessioni di gruppo o colloqui individuali le sue capacità di relazione, gli stili di comunicazione, le attitudini, i tratti emergenti della personalità: tutte quelle doti, insomma, che passano sotto il nome di soft skills, e si aggiungono ai titoli conseguiti.

Chi avrà superato la selezione ne riceverà comunicazione via e-mail, ed entro due giorni dovrà confermare, sempre per e-mail, il suo impegno a partecipare al progetto. Importante precisare che la partecipazione a D20 Leader è incompatibile con rapporti di lavoro subordinato o parasubordinato e con altri stage o esperienze di lavoro autonomo effettuate durante il corso.