Basta alle veemenze di genere. Basta. E’ il  coordinamento donne Cisl Calabria che lancia un urlo di dolore misto all’ indignazione per la donna  aggredita e bruciata dall’ex marito a Reggio Calabria. E’ uno tsunami, una mattanza fisica e psicologica quella che si registra ogni giorno contro donne che hanno deciso di non sottostare ad “esseri” che utilizza e mortifica i pensieri e i sentimenti in nome dell’amore. Sicuramente malato.

Il guaio è che la lista si allunga ogni ora – ribadisce  Nausica Sbarra coordinatrice Regionale Donne Cisl Calabria di donne che subiscono cattiverie, ingiustizie,  vessazioni, le stesse che ha subito la donna di Gioia Tauro che per oltre vent’anni ha sopportato non uno ma addirittura due carnefici e solo oggi ha trovato il coraggio denunciare alle forze dell’ordine innanzi tutto – continua Sbarra – così come attivare centri antiviolenza a tutto campo perché si tratta di situazioni complesse e spesso pericolose che devono essere trattate da personale specializzato.

Ci sono storie di mogli, mamme, fidanzate che fanno emergere sentimenti molto diversi fra loro. Amore e paura, stima e odio, volontà di chiudere la relazione e aspettativa di una riconciliazione. E allora, c’è una rivoluzione culturale da fare

E quella spetta alle giovani generazioni. Molte le iniziative messe in campo dal coordinamento donne CISL – conclude la sindacalista –  come i corsi di autodifesa che hanno ingegnato l’autostima e la sicurezza nell’affrontare spesso da sole i primi  segni di violenza.

Così in concomitanza con la giornata internazionale, abbiamo siglato un protocollo d’intesa con il SIULP Calabria (sindacato italiano unitario lavoratori polizia di stato) per avviare un’indispensabile attività di prevenzione, a partire dalle scuole, luoghi primari di cultura e formazione. La violenza di genere si vince crescendo principalmente nel rispetto reciproco e nella condivisione delle differenze.

image_pdfDownload pdfimage_printStampa articolo