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Callipo: «Ripartiamo dall’associazionismo e dalle imprese sane. Basta “prenditori”» 

Il confronto aperto con l’imprenditoria sana e con il mondo dell’associazionismo è la base su cui il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo, che continua instancabile a girare in lungo e in largo sul territorio, costruisce giorno dopo giorno il suo progetto di rinascita per la Calabria.

Nella mattinata di domenica, affiancato dal candidato di “Io resto in Calabria” Angelo Carchidi, Callipo ha incontrato in piazza Valarioti a Rosarno le attiviste e gli attivisti dell’associazione “La Strada”, dialogando sulla necessità di riportare la politica nelle piazze e ripartendo dalle parole chiave dell’aspirante governatore: «Ascolto, fiducia, concretezza». A cui si aggiunge la forza delle idee di giovani come Carchidi, che tornano in Calabria per portare avanti, in territori difficili, progetti concreti di rigenerazione urbana e cittadinanza attiva.

Callipo si è poi spostato a Polistena, nella sede dell’azienda “Lombardo Srl”, dove ha partecipato a un incontro – organizzato dal candidato Fortunato Attinà e a cui hanno preso parte anche gli altri candidati della zona Marcello Anastasi e Michele Albanese – con una folta rappresentanza di imprenditori del luogo, con i quali c’è stato un fitto scambio di idee e proposte sulla situazione dell’economia locale.

Quindi, prima di ripartire alla volta della Locride, Callipo ha visitato un’azienda che rappresenta un esempio raro, la Lss di Giuseppe Laruffa, che ha trasformato un capannone industriale realizzando al suo interno un teatro moderno e accogliente in cui la Compagnia Dracma (Residenza teatrale della Piana) già da mesi promuove concerti e spettacoli di teatro contemporaneo nell’ambito del progetto “Sensi-Live experience”.

«In un terra devastata da quelli che io chiamo da sempre “prenditori” – ha commentato Callipo – è davvero bello scoprire che c’è chi, oltre ad aver dato vita a un’azienda all’avanguardia nel settore della produzione di sistemi d’audio d’eccellenza, ha “donato” questa struttura facendone un polo culturale e un luogo di socialità che rende più ricco questo territorio».