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Camera di Commercio di Crotone: analisi sulle iscrizioni, cessazioni e variazioni delle imprese

L‘Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del primo trimestre del 2020 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale.

Secondo le rilevazioni Movimprese – la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese – nel primo trimestre 2020, la consistenza dell’imprenditoria crotonese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo negativo di 34 unità. Seppure il bilancio nei primi tre mesi dell’anno risenta sempre dell’effetto delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente, quello registrato nel 2020 risulta il risultato peggiore degli ultimi cinque anni.

Da gennaio a marzo 2020, a fronte di 263 nuove iscrizioni, sono state denunciate ben 297 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 17.857. Tuttavia dal confronto territoriale emerge una sostanziale tenuta del sistema produttivo, se si considera che, il tasso di crescita rilevato nella nostra provincia che si attesta a -0,19%, è nettamente inferiore a quello registrato nella regione Calabria (-0,46%) e nel territorio nazionale (-0,50%). L’analisi dei dati in serie storica evidenzia una sostanziale paura nell’intraprendere un’attività economica: il numero di iscrizioni nel primo trimestre di quest’anno (263) è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi 7 anni.

“La nostra struttura produttiva commenta il Presidente della Camera di Commercio Alfio Puglieseinizia a risentire degli effetti conseguenti allo stato di emergenza sanitaria in corso. Il nostro timore è che l’eccezionalità del contesto economico che stiamo vivendo possa risultare un peso insostenibile per il nostro tessuto imprenditoriale, soprattutto se si considera la fragilità della nostra struttura produttiva, rappresentata principalmente da attività di piccole dimensioni.

Per poter scongiurare la definitiva cessazione delle nostre imprese, già notevolmente provate, – conclude Pugliese – occorre individuare per tempo tutti gli strumenti necessari a sostenere le nostre attività in questo tragico momento, ricercando, già da ora, programmi e strategie che possano rappresentare, nella cosiddetta fase 2, una concreto rilancio verso la ripresa”

 

Nati-mortalità delle imprese I trimestre 2020 – Provincia di Crotone

Iscrizioni. Cessazioni* Saldo Stock al 31 marzo 2020 Tasso di crescita
I trim. 2020
Tasso di crescita
I trim. 2019
CROTONE 263 297 -34 17.857 -0,19% -0,16%

*Al netto delle cancellazioni di ufficio

 

Tassi di iscrizione, cessazione e crescita I trimestre 2020 – Provincia di Crotone

Tasso di iscrizione Tasso di Cessazione* Tasso di crescita Stock al 31 marzo 2020
CROTONE 1,47% 1,66% -0,19% 17.857

*Al netto delle cancellazioni di ufficio

 

Serie storica del saldo tra iscrizioni e cessazioni* nel I trimestre di ogni anno

Totale imprese, valori assoluti – Anni 2014-2020

 

Serie storiche delle iscrizioni, delle cessazioni* I trimestre di ogni anno

Totale imprese, valori assoluti – Anni 2014-2020

*Al netto delle cancellazioni di ufficio

 

Andamento per settore di attività

 

L’analisi dell’andamento dei tassi di sviluppo per settore di attività evidenzia che a risentire maggiormente in questa prima rilevazione del 2020 è stato soprattutto il settore Altre attività di servizi (-1,94%), Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-1,89%) e Sanità e assistenza sociale (-1,50%). In valori assoluti, spiccano i saldi negativi di Commercio ingrosso e dettaglio (- 31 imprese), Agricoltura, silvicoltura e pesca (– 29 imprese) e Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (22 imprese).

 

Numero di imprese registrate e tasso di crescita per settore di attività – I trimestre 2020

 

Sezioni e divisioni attività Stock

I trim 2020

Saldo* Tasso di crescita
Agricoltura, silvicoltura e pesca 4.763 -29 -0,61%
Estrazione di minerali da cave e miniere 9 0 0,00%
Attività manifatturiere 1.268 -11 -0,86%
Fornit. Energia elett., gas, vapore e aria condiz. 28 0 0,00%
Fornit. Acqua; reti fognarie, att. Gest. Rifiuti e risanam. 53 1 1,96%
Costruzioni 2.118 -1 -0,05%
Comm. Ingr. e dett.; riparaz. Autoveicoli e motocicli 4.540 -31 -0,68%
Trasporto e magazzinaggio 475 -2 -0,42%
Attività dei servizi di alloggio e ristorazione 1.151 -22 -1,89%
Servizi di informazione e comunicazione 277 0 0,00%
Attività finanziarie e assicurative 187 2 1,10%
Attività immobiliari 165 0 0,00%
Attività professionali, scientifiche e tecniche 359 2 0,56%
Noleggio, agenzie viaggio, servizi alle imprese 306 0 0,00%
Istruzione 78 -1 -1,27%
Sanità e assistenza sociale 132 -2 -1,50%
Attività artistiche, sportive, di intratt. e divertimento 152 -1 -0,65%
Altre attività di servizi 458 -9 -1,94%
Imprese non classificate 1.338 70 5,28%
TOTALE 17.857 -34 -0,19%

*Al netto delle cancellazioni di ufficio

 

 

Andamento per forma giuridica

 

La forma giuridica predominante nella nostra provincia rimane quella della ditta individuale, che però in questo trimestre perde ben 70 imprese iscritte, attestandosi a 12.061 registrazioni con un tasso di crescita pari a -0,58%. Registrano un tasso negativo anche le società di persone (-0,51%) e le altre forme (per lo più consorzi e cooperative -0,19%), mentre le uniche a crescere sono le società di capitale che aumentano di 45 imprese e fanno rilevare un tasso di crescita positivo pari all’1,22%.

 

Nati-mortalità delle imprese per forme giuridiche I trimestre 2020 – Provincia di Crotone

 

Forma giuridica Stock

I trimestre 2020

Saldo Tasso di sviluppo
SOCIETA’ DI CAPITALE 3.734 45 1,22%
SOCIETA’ DI PERSONE 1.546 -8 -0,51%
DITTE INDIVIDUALI 12.061 -70 -0,58%
ALTRE FORME 516 -1 -0,19%
Totale 17.857 -34 -0,19%

 

Composizione per forma giuridica I trimestre 2020 – Provincia di Crotone

Il tessuto economico provinciale, al primo trimestre 2020 risulta, pertanto, formato per il 67,54% da ditte individuali, per il 20,91% da società di capitali, per l’8,66% da società di persone e per il restante 2,89% da imprese con altra forma giuridica.