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Catanzaro è tra i Capoluoghi di regione con la tassa dei rifiuti meno cara nel 2018

Catanzaro è tra i Capoluoghi di regione che nel 2018 con la tassa dei rifiuti meno cara e che ha registrato la maggiore riduzione rispetto al precedente anno. Il dato è stato diffuso dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha realizzato un’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prendendo come riferimento nel 2018 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.

A Catanzaro si è registrata la riduzione del -3,5 per cento della Tari rispetto al 2017 per un ammontare del costo di 246 euro, a fronte della media nazionale di 302 euro. Inoltre, Catanzaro brilla anche per quanto riguarda la raccolta differenziata: nel 2017 si è toccato quota 63%, secondo dati ISPRA, superando di circa dieci punti Cosenza e attestandosi anche al di sopra della media nazionale del 52,5%.

“L’impegno portato avanti negli ultimi anni dall’amministrazione comunale – ha commentato il sindaco Sergio Abramo – ha consentito gradualmente di ridurre la tassazione sui rifiuti che deve coprire il 100 per cento dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.

Siamo riusciti a superare la quota del 10 per cento in meno rispetto al 2014, laddove si è registrato nel 2018 un aumento in ben 10 regioni. Una positiva inversione di tendenza ed un risultato tangibile dei vantaggi per i contribuenti conseguenti all’introduzione della raccolta differenziata che ha dato il via ad un percorso benefico per tutta la comunità. Un traguardo reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini che è indispensabile per la crescita in termini percentuali della differenziata e per conseguire tagli sempre più cospicui sulle tasse.

Il nostro obiettivo è quello di proseguire su questa direzione per garantire una progressiva riduzione della tassa, anche a fronte dell’eliminazione del blocco ai rincari dei tributi da parte del Governo Cinque Stelle-Lega e dei tagli per oltre un miliardo di euro per i Comuni sancito da una manovra sanguinosa nei confronti degli enti locali”.