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CCIAA di Catanzaro, Rossi: “Credo che la Regione e il presidente si debbano preoccupare di altro”

Apprendo con stupore che la Regione Calabria ha notificato appello al consiglio di stato contro sentenza del Tar Calabria che se vi ricordate sospendeva la nomina del commissario  fatta dal presidente della regione Mario Oliverio, ma sopratutto legittimava pienamente (confermando pieni poteri) il consiglio, la giunta e il sottoscritto evidenziando che tutti gli atti prodotti da ormai quasi 14 mesi sono legittimi”.

E’ questo il commento del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi alla decisione della Regione di ricorrere al Tar.

“La regione – scrive sui suoi social Daniele Rossi –  ha il diritto di appellarsi ed io non contesto questo perché è giusto che ognuno segua la propria strada.. ma faccio alcune domande che vorrei condividere con voi, voi che mi seguite con tanta cordialità in questo percorso camerale!.

Era novembre 2017 quando il consiglio si è insediato, in questi mesi abbiamo lavorato gratuitamente per il bene del territorio mettendo in piedi molte attività a favore degli operatori economici di ogni categoria. Abbiamo fatto e faremo sempre tutto con spirito di sacrificio percorrendo un unico obbiettivo: dare un aiuto a questa nostra terra.

La mia domanda è la seguente: ma diamo cosi fastidio? Dopo tanti mesi e dopo una sentenza cosi motivata del Tar Calabria ancora si vuole continuare a fare una “guerra” legale che porta solo nervosismo e non fa lavorare bene chi invece vuole bene a questo territorio?

Ma diamo così fastidio?

Ora mi chiedo. Il presidente della Regione Mario Oliverio aveva sempre sostenuto(con tante interviste) che la nomina del commissario gli era sempre stata imposta e sollecitata più volte dal Mise con una serie di email e lettere, ma se cosi fosse e io credo nella buona fede del Presidente mi domando come mai questo nuovo appello al Consiglio di Stato è stato fatto solo dalla Regione e non più dal ministero come invece aveva fatto con il Tar? A questo punto qualche dubbio mi viene. Se prima era “colpa” del Mise che sollecitava tale commissariamento….adesso chi sta sollecitando? Delle 2 decisioni…una mi fa sorgere quache domanda”.

Il presidente della Regione quindi perché continua questa battaglia? – si chiede Rossi.  Ma dove sta la coerenza di un ragionamento, di una presa di posizione?

Credo che la regione e il presidente si debbano preoccupare di altro e sopratutto di una terra che non ha bisogno di ricorsi ma solo di tanto lavoro per il bene dei cittadini calabresi.

Credo che la regione e il presidente Oliverio debbano tutelare chi si prodiga a contribuire al rilancio dell’economia senza dietrologia e senza secondi fini.

Credo che la regione e il presidente Oliverio devono capire che esistono ancora in giro persone libere, che non hanno paura di affrontare le tempeste con dignità,persone che sono capaci di prendere decisioni con la propria testa e non con quella imposta da altri,persone che fanno della propria libertà intellettuale la proproa forza.Persone che non sono al guinzaglia da nessuno.

Ma ci volete far lavorare in tranquillità senza destabilizzare un Ente Camerale sano, virtuoso che sta organizzando tanti progetti per il futuro? – si chiede.

Il consiglio affronterà ancora questo giudizio con il rispetto dovuto alle autorità preposte e con il rispetto anche nei confronti di una istituzione come la Regione Calabria….la nostra Calabria”.