Gli agricoltori del comprensorio di Isola Capo Rizzuto sono pronti alla mobilitazione e come Cia-Agricoltori Italiani – tuona il presidente Podella – siamo pronti ad affiancarli perché ne condividiamo tutte le motivazioni, non può mancare l’acqua per l’irrigazione nel momento più delicato per la coltivazione dei finocchi.

Indipendentemente da quello che fa il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, della cui governance, com’è risaputo, noi siamo esclusi, è necessario che la Regione Calabria (Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari) si attivi sulla società A2A perché questa consenta di rifornire di acqua il bacino Sant’Anna, consentendo così l’irrigazione dei terreni per il completamento della coltura del finocchio, oggi in sofferenza.”

“E’ questa una storia infinita che si ripete da anni – prosegue Podella – colpa di una cattiva e datata gestione delle acque pubbliche e di contratti che privilegiano l’interesse privato per la produzione di energia a quello collettivo dell’attività agricola che garantisce lavoro, produzione e quindi economia vitale per un’intero comprensorio. Chiediamo anche all’assessore Gallo di intervenire subito nella vicenda per garantire agli agricoltori i quantitativi di acqua necessari per soccorrere la coltura del finocchio, che per effetto di un clima bizzarro che alle alluvioni alterna periodi di scarsa o inesistente piovosità, evitando danni irreversibili all’economia di un comparto e di un intero territorio.”

Noi di Cia-Agricoltori Italiani siamo pronti a dare il nostro contributo perché venga rivisitata la legge regionale sulla bonifica, di fatto mai completamente attuata e già obsoleta, democratizzando la partecipazione alla governace ed efficientandone gli strumenti e per rivedere gli accordi e i contratti in essere tra la Regione Calabria e le società di gestione degli invasi (in particolare A2A) che penalizzano e mortificano il territorio, a partire dalle sue eccellenze produttive.

 

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