La Quarta Sezione del Consiglio di Stato ha accolto la domanda cautelare della Regione Calabria, sospendendo la sentenza con cui il TAR di Catanzaro aveva a sua volta accolto il ricorso del comune di Caraffa e della ditta Grassetto Costruzioni Spa, riguardante la realizzazione di un complesso abitativo nel Comune di Caraffa.

L’ordinanza ha riconosciuto la fondatezza delle motivazioni della Regione, patrocinata dall’Avv. Giuseppe Naimo dell’Avvocatura Regionale, che segnalava il mancato recepimento nel programma di intervento delle considerazioni ambientali espresse dalla struttura regionale competente.L’ordinanza ha accertato l’esistenza di un pericolo di danno grave e irreparabile in quanto la sentenza del TAR avrebbe implicato l’obbligo per il Ministero di procedere alla stipula di una convenzione, sulla base di un programma localizzativo e di un accordo di programma in possibile contrasto con le risultanze della Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Trova quindi conferma la linea dell’Amministrazione guidata dal Presidente Oliverio, tesa a evitare la realizzazione dell’insediamento qualora non garantisca il pieno rispetto dei vincoli ambientali.

“Sono molto soddisfatto per la sentenza del Consiglio di Stato che sancisce come il mancato rispetto dei vincoli ambientali presenti nel parere VAS sia fondato motivo per impedire la realizzazione nei luoghi prescelti di un nuovo insediamento urbanistico che abbiamo sempre etichettato come una iattura per tutto il territorio calabrese-  chiosa il presidente Oliverio-.

Questa giunta si è sempre battuta per il principio del consumo zero di territorio e per preservare l’area di Germaneto a soli fini direzionali. Abbiamo combattuto e vinto una battaglia importante”.

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