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Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi di un autunno pazzo

Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi di un autunno pazzo in cui si sono registrati in media 4 nubifragi al giorno fra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge da un’elaborazione di Coldiretti su dati ESWD in relazione alla nuova allerta meteo da nord a sud della Penisola per l’arrivo della tempesta di Sante Lucia.

Per fronteggiare l’emergenza anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo, per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili dove i mezzi industriali sono in difficoltà per le ridotte dimensioni delle carreggiate e per le pendenze dei tracciati stradali.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – evidenzia Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Una situazione che preoccupa sempre più gli italiani con 3 su 4 (75%) spaventati dai cambiamenti climatici secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono – precisa la Coldiretti – su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico con 7275 i comuni complessivamente a rischio per frane o alluvioni (il 91,3% del totale). Una situazione che mette di fatto in pericolo 7 milioni gli italiani che vivono in queste aree in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico anomalo che condiziona la vita e il lavoro.

A questa situazione – conclude la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni secondo la Coldiretti ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari.