Quanti sono i catanzaresi che conoscono la vicenda di Saverio e Rachele, i due nobili innamorati ed ostacolati dalle rispettive famiglie per motivi politici?
Pochi, anzi pochissimi, ma questa storia risalente alla prima metà dell’800 potrebbe avere un grande potenziale per essere narrato e diramato.
Ci crede fortemente il segretario Confartigianato Imprese Catanzaro, Raffaele Mostaccioli, che ha promosso un incontro nella sede dell’associazione, coinvolgendo la Pro Loco di Catanzaro.
“Sono sempre stato affascinato dal racconto, una storia vera realmente accaduta, dell’amore di questi due giovani – ha affermato Mostaccioli – con la convinzione che la loro narrazione potesse attirare grande interesse e curiosità, anche fuori regione e, quindi, essere un elemento importante a fini turistici. Ma c’è bisogno di sinergie serie, propositive e fattive. Per questa ragione abbiamo chiamato a partecipare la Pro Loco ed anche la sezione Turismo di Confartigianato Catanzaro.”
“I catanzaresi devono imparare a non dimenticare – ha sottolineato Filippo Capellupo, presidente della Pro Loco – Dobbiamo riaccendere il senso di appartenenza e trasmettere tutto soprattutto alle nuove generazioni e, per questo, all’incontro, molto stimolante e interessante, erano presenti anche i nostri giovani del servizio civile che saranno protagonisti di alcune iniziative.”
La guida turistica Mario Mauro ha guidato i presenti alla scoperta del mito di Rachele e Saverio, raccontando curiosità e aneddoti, come il fantasma della ragazza che pare sentirsi piangere nella notte, ancora oggi, tra i corridoi di Palazzo De Nobili: “Catanzaro possiede una signora storia, con la S maiuscola – ha dichiarato – ma occorre maggiore conoscenza e consapevolezza. Questo input lanciato da Confartigianato può essere un’ottima chiave di sviluppo per il nostro capoluogo.”
“Non vogliamo fermarci solo alle parole – ha aggiunto Mostaccioli – Partirà subito un fitto cronoprogramma di azioni ed eventi volti a riportare l’attenzione sull’identità della nostra città e, quindi, di noi catanzaresi. C’è molto lavoro da fare ma siamo ben motivati. Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti, tra i quali i dirigenti di Confartigianato.”
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