Di seguito l’analisi del prof. Francesco Aiello su Open Calabria:

I 400 milioni di euro ottenuti dai comuni italiani nell’ambito del programma Solidarietà Alimentare servono per sostenere la spesa di alimenti dei nuclei familiari che in questo periodo emergenziale si trovano in stato di difficoltà economica. Data l’eccezionalità del provvedimento, i comuni possono agire con estrema flessibilità. Il vantaggio atteso di questa procedura è che le risorse vengano spese subito e destinate a chi ne ha effettivamente bisogno. Il rischio è che si trattino in modo diverso situazione uguali e che, in assenza di controlli, possano essere incentivati comportamenti opportunistici e spesa in beni non essenziali (non esiste alcun obbligo da parte dei comuni di rendicontare a terzi come si utilizzeranno i fondi). Un altro rischio è che prima di avviare gli interventi i comuni impieghino molti giorni per affinare “burocraticamente” la ricerca dei beneficiari e per fissare ex-ante l’ammontare degli aiuti da assegnare a ciascun nucleo familiare.

Sebbene l’ordinanza della Protezione Civile non fissi un termine per l’utilizzo dei fondi, è ragionevole prevedere  che la copertura finanziaria possa riguardare i consumi alimentari di una famiglia per i prossimi 30-40 giorni. Pertanto, al fine di contemplare tutte le esigenze, minimizzando potenziali sprechi e confusione organizzativa, i comuni potrebbero:

  1. suddividere l’intervento in due fasi
  2. tendere ad utilizzare una metrica uguale per fissare gli aiuti alle famiglie
  3. prevedere dei controlli durante e dopo l’implementazione della politica

Nella prima fase, i comuni potrebbero erogare subito una prima tranche delle risorse ricorrendo alle autocertificazioni e collaborando con il terzo settore. Dopo una rapida verifica formale da parte degli uffici comunali, l’aiuto lo riceve subito – “quasi a sportello”, anche telematico, come prevede di  fare il Comune di Bologna –  chi dichiara  di essere nelle condizioni previste dall’art. 6 dell’ordinanza della protezione civile. Questa strategia consentirebbe di soddisfare immediatamente i fabbisogni alimentari dei meno abbienti e di avere un’idea della potenziale platea dei beneficiari. In questa fase è cruciale affidarsi anche alle attività che svolgono nei territori il volontariato e l’associazionismo non-profit. Nella seconda fase dell’implementazione del provvedimento, i comuni potrebbero finalizzare l’intervento effettuando dei controlli sia sulle condizioni di disagio che il beneficiario ha dichiarato di possedere nella prima fase sia sulla natura dei beni acquistati (gli alcolici dovrebbero, per esempio, essere esclusi dalle convenzioni tra comuni e settore di vendita di alimenti).  Date le condizioni di incertezza di questo periodo, un ulteriore vantaggio di prevedere due momenti è di includere tra i beneficiari finali coloro che potranno cadere in un stato di bisogno tra la prima e la seconda fase. Un controllo della spesa finale è

L’ammontare dei trasferimenti ai meno abbienti deve essere sempre proporzionale alle loro condizioni di disagio e deve essere fortemente legato alla composizione del nucleo familiare. Per fissare l’ammontare dei “buoni spesa”, qualche indicazione può essere ricavata dai dati ISTAT sul consumo di alimenti degli italiani.

La ripartizione del fondo nazionale. Per la ripartizione del fondo si è fatto riferimento a due criteri. Il primo criterio cattura l’effetto dimensione del comune, mentre il secondo tiene conto della “ricchezza relativa” del comune: 320 milioni di euro sono ripartiti in base ai residenti, mentre i restanti 80 milioni di euro in base alla differenza (ponderata per la popolazione) tra il reddito pro capite di ciascun comune e la media italiana. In ogni caso, le risorse ottenute dai comuni non possono essere inferiori a 600 euro. Pesa di più la popolazione residente, mentre l’uso del reddito è per introdurre eventuali correttivi nella ripartizione delle risorse (a parità di popolazione, riceve qualcosa in più un comune la cui popolazione è relativamente più “povera”).

Qualche dato per comune. In base a questi due criteri si ottiene che i comuni “più grandi” e “più ricchi” hanno ottenuto più risorse (Roma, 15 milioni di euro; Napoli 7,62 milioni di euro; Milano 7,27 milioni di euro; Palermo, 5,14 milioni di euro; Torino 4,62 milioni di euro) , mentre meno risorse sono state accreditate ai piccoli comuni. In 49 casi, il contributo ricevuto è la soglia minima prevista (600 Euro)[1].  Altri 2672 comuni italiani hanno ricevuto un contributo compreso tra 600 e 10000 euro. In Calabria, Reggio Calabria ha ricevuto 1,36 milioni di euro, Corigliano-Rossano 717 mila euro, Catanzaro e Lamezia Terme circa 610 mila euro, Crotone 574 mila euro, Cosenza 472 mila euro, Vibo Valentia 248 mila euro, Rende 231 mila euro e Isola Capo Rizzuto, 201 mila euro. Due comuni calabresi hanno ottenuto meno di 2000 euro (Carpanzano e Staiti) e per ben 95 comuni il trasferimento è stato al massimo 10000 euro (per l’elenco dei comuni calabresi si veda l’allegato A al termine di questa nota).

Tuttavia, per ragionare sulle “portata” del provvedimento è poco utile focalizzare l’attenzione sui valori assoluti dei trasferimenti (“cosa si può fare con queste limitate risorse” è il dubbio di molti in queste ore) o sul valore espresso per abitante. L’obiettivo del provvedimento è di aggredire l’emergenza alimentare dei meno abbienti, i quali oggi soffrono ancora di più la marginalità a causa dell’epidemia del coronavirus. La missione dei 400 milioni di euro è di far fare la spesa a chi oggi, più di prima, è impossibilito a farla.

Le urgenze dei comuni. I compiti dei comuni di questi giorni sono due: censire i beneficiari e fissare l’ammontare del contributo per ciascun nucleo familiare. Questi compiti devono essere assolti in tempi rapidi, data l’eccezionalità del provvedimento.

Sui potenziali beneficiari, l’articolo 6 dell’ordinanza della Protezione Civile stabilisce che è “l’ufficio dei servizi sociali di ciascun comune” che deve individuare i beneficiari “ed il relativo contributo” senza però offrire ai comuni indicazioni di dettaglio su come fare. L’unico criterio è che i beneficiari devono essere individuati “tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza …. e tra quelli in stato di bisogno”. Si fissa anche una priorità a favore dei nuclei familiari “non già assegnatari di sostegno pubblico”. Alcune linea guida sono indicate dall’ANCI con una nota del 30 marzo.

Un tema dibattuto in queste ore è se i percettori di altre forme di aiuto possano essere destinatari dei fondi dell’emergenza alimentare. L’art. 6 dell’ordinanza della Protezione Civile chiarisce che chi, per esempio, riceve  il reddito di cittadinanza –  può accedere a questi fondi solo dopo che sono state soddisfatte le esigenze di chi è “esposto” agli effetti dell’epidemia e non ha altre tutele. Potranno, quindi, avere il contributo di solidarietà alimentare coloro che non hanno risorse monetarie a causa della perdita del proprio reddito da lavoro in coincidenza del coronavirus e che non hanno (o ne hanno poca) disponibilità finanziaria per sostenere spese alimentari.

Un rischio da evitare: buoni spesa diversi per situazioni uguali. Nella pieno della flessibilità loro assegnata, i comuni possono anche adottare modi propri per identificare i beneficiari, con l’evidente rischio di trattare in modo diverso situazioni uguali. A quanto deve ammontare un buono spesa di una famiglia composta da tre componenti (padre, madre e figlio)? Il contributo varierà da comune a comune perché ciascun comune avrà la facoltà di fissare regole proprie. D’altra parte, la differenza di trattamento è implicita nella natura del provvedimento, perché non è nota ex-ante la platea dei beneficiari: per esempio, a parità di contributo totale ricevuto da due comuni A e B e a parità della composizione di due famiglie X e Y, è probabile che la famiglia X che vive in A riceva meno della famiglia Y che vive in B perché i criteri del comune A sono diversi dai criteri del comune B e/o perché  in A ci sono più beneficiari che in B.

Queste differenze di trattamento potrebbero essere limitate utilizzando (come base di riferimento) i dati della spesa familiare pubblicati dall’ISTAT. Nel biennio 2017-2018 la spesa media mensile in alimenti delle famiglie italiane è stata di circa 460 euro. In valori assoluti, si spende di più in alimenti in Valle d’Aosta (520 euro al mese) e in Campania (505 euro al mese) e di meno in Umbria e nella provincia di Trento (417 euro). In Calabria la spesa media mensile in alimenti ammonta a 445 Euro al mese (figura 1). Attesa e rilevante è la differenza di spesa per composizione del nucleo familiare: nel 2018 una persona sola adulta (18-34 anni) ha speso in alimenti 255 euro al mese, mentre una famiglia con e tre e più figli ha speso 702 euro (figura 2).

Figura 2


[1] Si tratta dei comuni di ROIO DEL SANGRO, ZERBA, MARCETELLI, RONDANINA, FASCIA , GORRETO,  SPRIANA, MACCASTORNA, VELEZZO LOMELLINA, CALVIGNANO, ROCCA DE’ GIORGI, VILLA BISCOSSI, PEDESINA, PIAZZOLO, MORTERONE, OLIVOLA, CERVATTO, OLMO GENTILE, CASTELLANIA, ISASCA, BONVICINO, CARCOFORO, VALPRATO SOANA, COLLOBIANO, MARMORA, RIBORDONE, BERGOLO, SALI VERCELLESE, MOLLIA, RASSA, OSTANA, INGRIA, CAPRAUNA, BRIGA ALTA, VALLORIATE, TORRESINA, MACRA, MASSELLO, ARGENTERA, MONCENISIO, GIFFLENGA, MALVICINO, PIETRAPORZIO, ONCINO, CASTELMAGNO, IGLIANO, POGGIODOMO, CHAMOIS, RHÊMES-NOTRE-DAME.



Allegato A. Solidarietà alimentare: il contributo ricevuto dai comuni calabresi.
COMUNE CONTRIBUTO RICEVUTO COMUNE CONTRIBUTO RICEVUTO
ACQUAFORMOSA 10282 MELISSA 35563
ACQUAPPESA 16800 MELITO DI PORTO SALVO 95546
ACQUARO 22202 MENDICINO 76440
ACRI 177687 MESORACA 62145
AFRICO 25072 MIGLIERINA 7135
AGNANA CALABRA 5078 MILETO 65460
AIELLO CALABRO 15938 MOLOCHIO 21831
AIETA 8823 MONASTERACE 34261
ALBI 8446 MONGIANA 6725
ALBIDONA 12452 MONGRASSANO 14344
ALESSANDRIA DEL CARRETTO 3443 MONTALTO UFFUGO 188574
ALTILIA 6828 MONTAURO 12109
ALTOMONTE 42075 MONTEBELLO JONICO 58521
AMANTEA 123907 MONTEGIORDANO 13413
AMARONI 18174 MONTEPAONE 44589
AMATO 7707 MONTEROSSO CALABRO 13953
AMENDOLARA 26203 MORANO CALABRO 39553
ANDALI 6302 MORMANNO 22894
ANOIA 20780 MOTTA SAN GIOVANNI 49529
ANTONIMINA 11469 MOTTA SANTA LUCIA 7583
APRIGLIANO 27790 MOTTAFOLLONE 10402
ARDORE 47074 NARDODIPACE 12470
ARENA 12564 NICOTERA 59111
ARGUSTO 4738 NOCARA 3399
BADOLATO 27268 NOCERA TERINESE 43029
BAGALADI 8642 OLIVADI 4874
BAGNARA CALABRA 91880 OPPIDO MAMERTINA 49973
BELCASTRO 12818 ORIOLO 17939
BELMONTE CALABRO 18431 ORSOMARSO 11360
BELSITO 8988 PALERMITI 12672
BELVEDERE DI SPINELLO 23632 PALIZZI 22403
BELVEDERE MARITTIMO 82722 PALLAGORIO 10161
BENESTARE 24311 PALMI 162439
BIANCHI 12422 PALUDI 9078
BIANCO 36581 PANETTIERI 2607
BISIGNANO 98313 PAOLA 123956
BIVONGI 11556 PAPASIDERO 6767
BOCCHIGLIERO 10009 PARENTI 20765
BONIFATI 26895 PARGHELIA 11331
BORGIA 68919 PATERNO CALABRO 14055
BOTRICELLO 51224 PAZZANO 4676
BOVA 3769 PEDIVIGLIANO 7894
BOVA MARINA 34867 PENTONE 17623
BOVALINO 78749 PETILIA POLICASTRO 86115
BRANCALEONE 30960 PETRIZZI 10078
BRIATICO 42081 PETRONÀ 25250
BROGNATURO 7873 PIANE CRATI 11599
BRUZZANO ZEFFIRIO 9719 PIANOPOLI 23655
BUONVICINO 22103 PIETRAFITTA 11651
CACCURI 14890 PIETRAPAOLA 9841
CALANNA 7987 PIZZO 78785
CALOPEZZATI 11599 PIZZONI 10282
CALOVETO 11003 PLACANICA 11328
CAMINI 7747 PLATACI 6719
CAMPANA 14682 PLATANIA 20426
CAMPO CALABRO 36785 PLATÌ 38071
CANDIDONI 4100 POLIA 8189
CANNA 6429 POLISTENA 95887
CANOLO 6194 PORTIGLIOLA 11034
CAPISTRANO 9099 PRAIA A MARE 55960
CARAFFA DEL BIANCO 3755 REGGIO DI CALABRIA 1362117
CARAFFA DI CATANZARO 16395 RENDE 231188
CARDETO 13850 RIACE 23793
CARDINALE 20469 RICADI 43516
CARERI 21153 RIZZICONI 72434
CARFIZZI 5176 ROCCA DI NETO 58058
CARIATI 77742 ROCCA IMPERIALE 30397
CARLOPOLI 13345 ROCCABERNARDA 31286
CAROLEI 29833 ROCCAFORTE DEL GRECO 3447
CARPANZANO 1785 ROCCELLA IONICA 50741
CASABONA 24575 ROGGIANO GRAVINA 72530
CASALI DEL MANCO 86545 ROGHUDI 9724
CASIGNANA 6147 ROGLIANO 48396
CASSANO ALL’IONIO 183892 ROMBIOLO 43365
CASTELSILANO 8480 ROSARNO 153111
CASTIGLIONE COSENTINO 28259 ROSE 43559
CASTROLIBERO 68606 ROSETO CAPO SPULICO 16819
CASTROREGIO 2274 ROTA GRECA 11000
CASTROVILLARI 186259 ROVITO 27084
CATANZARO 622285 SAMO 5579
CAULONIA 70008 SAN BASILE 7763
CELICO 25841 SAN BENEDETTO ULLANO 15546
CELLARA 4223 SAN CALOGERO 39090
CENADI 4857 SAN COSMO ALBANESE 5397
CENTRACHE 3997 SAN COSTANTINO CALABRO 20913
CERCHIARA DI CALABRIA 21922 SAN DEMETRIO CORONE 30061
CERENZIA 9772 SAN DONATO DI NINEA 11521
CERISANO 28233 SAN FERDINANDO 50894
CERVA 11681 SAN FILI 23893
CERVICATI 7220 SAN FLORO 6571
CERZETO 13138 SAN GIORGIO ALBANESE 12320
CESSANITI 31106 SAN GIORGIO MORGETO 30008
CETRARO 94702 SAN GIOVANNI DI GERACE 4103
CHIARAVALLE CENTRALE 51632 SAN GIOVANNI IN FIORE 152255
CICALA 8414 SAN GREGORIO D’IPPONA 25525
CIMINÀ 5055 SAN LORENZO 23553
CINQUEFRONDI 63793 SAN LORENZO BELLIZZI 5461
CIRÒ 27040 SAN LORENZO DEL VALLO 33757
CIRÒ MARINA 152009 SAN LUCA 34065
CITTANOVA 94582 SAN LUCIDO 59110
CIVITA 8099 SAN MANGO D’AQUINO 13409
CLETO 12206 SAN MARCO ARGENTANO 71422
COLOSIMI 11684 SAN MARTINO DI FINITA 9717
CONDOFURI 46713 SAN MAURO MARCHESATO 18712
CONFLENTI 13254 SAN NICOLA ARCELLA 19022
CORIGLIANO-ROSSANO 717476 SAN NICOLA DA CRISSA 12028
CORTALE 17329 SAN NICOLA DELL’ALTO 7331
COSENZA 472560 SAN PIETRO A MAIDA 40644
COSOLETO 7785 SAN PIETRO APOSTOLO 15459
COTRONEI 46907 SAN PIETRO DI CARIDÀ 10959
CROPALATI 9688 SAN PIETRO IN AMANTEA 5174
CROPANI 46321 SAN PIETRO IN GUARANO 30618
CROSIA 95679 SAN PROCOPIO 4765
CROTONE 574597 SAN ROBERTO 16000
CRUCOLI 27180 SAN SOSTENE 13441
CURINGA 60971 SAN SOSTI 20133
CUTRO 112968 SAN VINCENZO LA COSTA 20805
DASÀ 10626 SAN VITO SULLO IONIO 15427
DAVOLI 51453 SANGINETO 11448
DECOLLATURA 28585 SANTA CATERINA ALBANESE 12088
DELIANUOVA 29736 SANTA CATERINA DELLO IONIO 20493
DIAMANTE 44623 SANTA CRISTINA D’ASPROMONTE 7027
DINAMI 20488 SANTA DOMENICA TALAO 12642
DIPIGNANO 38652 SANTA MARIA DEL CEDRO 52093
DOMANICO 9625 SANTA SEVERINA 18293
DRAPIA 17064 SANTA SOFIA D’EPIRO 24464
FABRIZIA 21680 SANT’AGATA DEL BIANCO 4842
FAGNANO CASTELLO 37631 SANT’AGATA DI ESARO 17714
FALCONARA ALBANESE 15141 SANT’ALESSIO IN ASPROMONTE 3021
FALERNA 36912 SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO 15465
FEROLETO ANTICO 19188 SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 37915
FEROLETO DELLA CHIESA 16305 SANT’ILARIO DELLO IONIO 12876
FERRUZZANO 6048 SANTO STEFANO DI ROGLIANO 15322
FIGLINE VEGLIATURO 9538 SANTO STEFANO IN ASPROMONTE 11975
FILADELFIA 48208 SANT’ONOFRIO 26677
FILANDARI 18048 SARACENA 33758
FILOGASO 13367 SATRIANO 30053
FIRMO 18694 SAVELLI 10550
FIUMARA 8396 SCALA COELI 8614
FIUMEFREDDO BRUZIO 28566 SCALEA 107386
FOSSATO SERRALTA 5649 SCANDALE 31870
FRANCAVILLA ANGITOLA 17731 SCIDO 8400
FRANCAVILLA MARITTIMA 27633 SCIGLIANO 11012
FRANCICA 16657 SCILLA 43510
FRASCINETO 18222 SELLIA 5064
FUSCALDO 76610 SELLIA MARINA 70507
GAGLIATO 4259 SEMINARA 25748
GALATRO 15156 SERRA D’AIELLO 4153
GASPERINA 21508 SERRA SAN BRUNO 64151
GERACE 23369 SERRASTRETTA 27944
GEROCARNE 20889 SERRATA 7511
GIFFONE 19599 SERSALE 42492
GIMIGLIANO 28854 SETTINGIANO 23879
GIOIA TAURO 198007 SIDERNO 173997
GIOIOSA IONICA 75234 SIMBARIO 8526
GIRIFALCO 50436 SIMERI CRICHI 42246
GIZZERIA 53069 SINOPOLI 19694
GRIMALDI 15162 SORBO SAN BASILE 7657
GRISOLIA 21717 SORIANELLO 11109
GROTTERIA 32842 SORIANO CALABRO 23224
GUARDAVALLE 44838 SOVERATO 56324
GUARDIA PIEMONTESE 18731 SOVERIA MANNELLI 24638
IONADI 41432 SOVERIA SIMERI 13996
ISCA SULLO IONIO 15035 SPADOLA 7184
ISOLA DI CAPO RIZZUTO 201289 SPEZZANO ALBANESE 67151
JACURSO 4983 SPEZZANO DELLA SILA 38994
JOPPOLO 18451 SPILINGA 13622
LAGANADI 4094 SQUILLACE 31303
LAGO 23948 STAITI 1784
LAINO BORGO 16532 STALETTÌ 20374
LAINO CASTELLO 8075 STEFANACONI 21121
LAMEZIA TERME 619486 STIGNANO 14205
LAPPANO 7915 STILO 24517
LATTARICO 38998 STRONGOLI 65906
LAUREANA DI BORRELLO 50713 TARSIA 19976
LIMBADI 33807 TAURIANOVA 144061
LOCRI 97146 TAVERNA 24308
LONGOBARDI 25036 TERRANOVA DA SIBARI 49197
LONGOBUCCO 24496 TERRANOVA SAPPO MINULIO 4987
LUNGRO 21432 TERRAVECCHIA 7417
LUZZI 90337 TIRIOLO 34568
MAGISANO 11078 TORANO CASTELLO 42696
MAIDA 44441 TORRE DI RUGGIERO 10120
MAIERÀ 12303 TORTORA 59269
MAIERATO 19297 TREBISACCE 74849
MALITO 6950 TROPEA 55568
MALVITO 17075 UMBRIATICO 8099
MAMMOLA 25657 VACCARIZZO ALBANESE 10155
MANDATORICCIO 26529 VALLEFIORITA 16328
MANGONE 16625 VALLELONGA 7387
MARANO MARCHESATO 31161 VARAPODIO 18502
MARANO PRINCIPATO 27818 VAZZANO 8896
MARCEDUSA 4245 VERBICARO 30590
MARCELLINARA 18446 VERZINO 16219
MARINA DI GIOIOSA IONICA 66024 VIBO VALENTIA 248869
MAROPATI 13634 VILLA SAN GIOVANNI 103237
MARTIRANO 8817 VILLAPIANA 51404
MARTIRANO LOMBARDO 9606 ZACCANOPOLI 6169
MARTONE 5004 ZAGARISE 14806
MARZI 8592 ZAMBRONE 17660
MELICUCCÀ 8509 ZUMPANO 24182
MELICUCCO 51989 ZUNGRI 19564
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