Se la pandemia ha obbligato i Comuni a ridisegnare le città e a immaginare e rendere concreto un nuovo paradigma di mobilità sostenibile, Cosenza non solo ha precorso i tempi, ma continua a guardare al futuro con un occhio rivolto all’utilizzo di vettori elettrici nel trasporto pubblico locale.

E’ questa la filosofia che ha animato l’iniziativa assunta questa mattina dall’Assessore alla mobilità sostenibile Michelangelo Spataro, di concerto con Amaco, di far sostare in Piazza dei Bruzi un bus completamente elettrico, ad emissioni zero, alimentato a batteria, prodotto dall’azienda “”Karsan Europe” di Bursa, in Turchia, con vettori di questo genere già venduti in Francia, Romania, Germania e in altri Paesi europei, per poterne testare le performance in vista di un eventuale acquisto ed utilizzo da parte della municipalizzata cosentina.

A proporre all’Assessore Spataro la dimostrazione sul campo del bus Karsan, il cui nome “Atak electric” evoca – simpatica coincidenza – la vecchia denominazione di Amaco, sono stati Gennaro Doria, titolare della “Top Drive”, società cosentina partner di Karsan, e il responsabile commerciale Pasquale Morrone.

Per “Karsan Europe” era presente il responsabile per l’Europa, Claudio Vecchio. Karsan, azienda di 1200 dipendenti, a circa 150 chilometri da Istanbul, produce autobus per le catene cinematiche tradizionali, ma nell’ultimo periodo sta portando avanti progetti sui bus elettrici e più avanti conta di realizzare vettori ad idrogeno.

Il bus che ha stazionato in Piazza dei Bruzi è un vettore lungo 8 metri, completamente elettrico, alimentato da cinque batterie caricate in parallelo, con un’autonomia di 220 KW all’ora e consente una percorrenza tra i 270 e i 300 chilometri, senza interruzioni. Buone le performance del bus che, grazie al motore asincrono può ottenere l’effetto della ricarica delle batterie (quattro poste sul tetto del vettore e la quinta al centro) non appena il guidatore del mezzo rilascia il pedale dell’acceleratore.

All’interno del mezzo, prevista la possibilità di avere sia il sistema di riscaldamento che la climatizzazione, con impianti indipendenti. Compiacimento per la sperimentazione avviata è stato espresso dall’Assessore alla mobilità sostenibile, Michelangelo Spataro.

“Questo vettore elettrico a emissioni zero – ha sottolineato Spataro – non solo potrà entrare a far parte del parco mezzi di Amaco, ma, nel caso in cui, per come più o meno si ventila da più parti, non dovesse andare in porto la metro leggera che dovrebbe unire Cosenza, Rende e l’Università, potrà rappresentare un ottimo surrogato in grado di assicurare un servizio per una mobilità sostenibile che oggi è richiesta, dalle circostanze del momento, da tutto il mondo. Anche il Comune e l’Amaco – ha proseguito Spataro – potranno attrezzarsi con 10 o 15 pullman di questa tipologia, superando il problema dell’inquinamento.

Il nostro auspicio è che l’Amaco possa, magari con il sostegno della Regione, acquistare questi mezzi e offrirli ai cittadini di Cosenza anche in mancanza del progetto originario della metro che io vedrei modificato, a mio avviso, completamente in favore di questa soluzione.

Il costo di questa tipologia di bus non rappresenta una cifra di poco conto, in quanto si sfiorano i 400 mila euro, ma, rispetto ad un bus di vecchia generazione, anche a metano, parzialmente sostenibile, con costi di manutenzione eccessivi, in questo caso quest’ultima voce di spesa è sensibilmente ridotta perché si tratta di mezzi che vanno controllati e regimentati attraverso strumentazione informatica”.

image_pdfDownload pdfimage_printStampa articolo