L’assessore regionale all’ambiente Antonella Rizzo ha ricevuto Pietro Francomano, uno degli organizzatori della protesta degli agricoltori contro le previsioni dell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Mario Oliverio in merito alla discarica di contrada “Silva” di Cassano allo Jonio.

All’incontro ha preso parte anche il dirigente di settore del Dipartimento regionale  Antonio Augruso.

Insieme a Francomano erano presenti anche il consigliere regionale Gianluca Gallo e l’ex sindaco di Cassano Giovanni Papasso.

L’assessore Rizzo, ha ascoltato con molta attenzione le istanze degli agricoltori di Cassano e, nel merito, ha ribadito la contingenza che ha portato all’emanazione dell’ordinanza urgente che ha l’obiettivo di scongiurare il verificarsi di gravi situazioni igienico sanitarie nell’ambito della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani “proprio  a causa – ha sottolineato l’assessore – della mancata indicazione da parte dei soggetti competenti di siti pubblici idonei per la realizzazione dei nuovi impianti di trattamento e per discariche di servizio dove conferire gli scarti di lavorazione, come previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato nel dicembre del 2016.  La gestione del servizio – ha ricordato -, a decorrere dal 1° gennaio 2019, è in capo ai Comuni che mediante gli Ato (Ambiti territoriali ottimali)  devono individuare  i siti di ubicazione dei nuovi impianti e le discariche di servizio.

Come Regione – ha proseguito Rizzo – abbiamo cercato di affiancare i Comuni attraverso una programmazione che prevede la nascita degli ecodistretti e siamo riusciti a potenziare la raccolta differenziata che è passata dal 12% del 2014 al 50% del 2018. Per completare il sistema, gli Ato avrebbero dovuto indicarci i siti per realizzare gli ecodistretti e le relative discariche di servizio. Ora, viste le enormi difficoltà riscontrate dagli Ambiti territoriali, ci stiamo facendo carico di gestire per delega questo periodo di emergenza, aggravata anche in seguito al sequestro da parte della magistratura di alcune aree a servizio della discarica pubblica di Lamezia Terme.

Pertanto, l’ordinanza del presidente Oliverio, sollecitata dai sindaci presidenti delle Comunità d’Ambito che ne hanno condiviso i contenuti, interviene per prevenire i pericoli per la salute pubblica e le situazioni di degrado derivanti dal blocco del sistema di raccolta e individua i siti dove ubicare gli ecodistretti e le relative discariche di servizio.

Le aree individuate – ha rimarcato con forza l’assessore all’ambiente – riguardano non solo Cassano ma tutto il territorio regionale. D’altronde, l’ordinanza non prevede la costituzione di nuove discariche ma interventi in discariche autorizzate negli anni passati da altri amministratori, così come ricordato questa mattina da Gallo e Papasso i quali sono stati sindaci di Cassano ed hanno seguito direttamente le vicende della discarica.   Ciascun Ambito territoriale deve essere autosufficiente e non possiamo più chiedere sacrifici ad un solo territorio. Come Regione siamo comunque disponibili a rimodulare i conferimenti nella discarica di Cassano  per consentire nei prossimi dieci giorni un riconteggio dei volumi abbancabili”.

Infine, in seguito alla richiesta da parte di Francomano, l’assessore Rizzo ha concordato con il Comitato una particolare attenzione ai presidi ambientali che garantiscono la sicurezza dei cittadini, ricordando che comunque essi sono previsti dall’autorizzazione, e si è resa disponibile ad istituire un Comitato paritetico, composto anche da rappresentanti degli agricoltori, per monitorare la situazione ed effettuare nei prossimi giorni un sopralluogo congiunto.

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