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Domiciliari al prefetto di Cosenza, Aiello denuncia “emergenza legalità in Calabria”

La misura degli arresti domiciliari per il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, indagata per induzione indebita a dare o promettere utilità, è un fatto angosciante. La vicenda conferma che in Calabria c’è un’emergenza di legalità, rispetto alla quale sono certo che il governo darà presto risposte efficaci alla comunità calabrese, che ha bisogno di una presenza limpida dello Stato. Ne parlerò intanto con il ministro Luigi Di Maio, di cui conosco la prontezza e fermezza».

Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l’alleanza civica del Movimento 5 Stelle. «Mi auguro – prosegue Aiello – che le ipotesi investigative sulla condotta del prefetto di Cosenza non vengano confermate. A prescindere dagli sviluppi giudiziari, il caso, che si aggiunge al pesantissimo quadro, riguardante altri, risultante dall’inchiesta Rinascita Scott, deve indurre la tutta la politica e l’informazione, che ha un ruolo essenziale, a considerare a fondo l’estrema gravità della situazione calabrese. Qui si rischia di perdere la credibilità delle istituzioni e di allontanare per sempre i cittadini dallo Stato». «Dobbiamo compiere ogni sforzo – conclude Aiello – per intervenire al meglio sul terreno politico, istituzionale e culturale. Non si può perdere tempo. In Calabria servono azioni concrete e immediate per preservare le istituzioni pubbliche. Ciascuno deve fare la sua parte, senza indugi».