I dottorati innovativi sono una delle misure pensate per il supporto al mondo della ricerca previsti dal Pnrr. Si tratta di unazione su cui lavorano insieme università e imprese con l’obiettivo di rendere lo strumento del dottorato di ricerca ancora più coerente con le reali esigenze del mondo imprenditoriale, favorendo così le condizioni perché il sistema economico assorba professionisti sempre più qualificati. E proprio a tal fine è stata attivata la piattaforma digitaledottorati-imprese.mur.gov.it realizzata in collaborazione tra Ministero dell’Università e della Ricerca, Confindustria e Conferenza dei Rettori delle Università Italiane per incrociare domanda e offerta legate al mondo della ricerca finalizzata al mondo produttivo.

La piattaforma e, più in generale, tutto il progetto sono stati al centro dell’intervento che il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha tenuto nei giorni scorsi all’Università della Calabria. Nel dettaglio, il piano del Governo prevede la possibilità di co-finanziare 15mila dottorati di ricerca triennali (dotazione complessiva 450mln di euro) a cui si aggiunge analogo finanziamento delle imprese interessate a partecipare al progetto di ricerca o che addirittura hanno proposto un progetto.

«La misura – ha spiegato Ferrara – è stata fortemente voluta da Confindustria per stimolare la qualificazione delle imprese e l’investimento in Ricerca & Sviluppo, oltre che l’upskilling professionale che si traduce in vero valore aggiunto per le imprese che intendono guardare all’evoluzione dell’economia del futuro più prossimo. Si tratta diun’importante occasione di collaborazione tra Università, mondo della ricerca e industria. D’altronde, i numeri sono chiari: le imprese che hanno saputo investire in programmi votati all’innovazione sulla base della ricerca hanno fatto registrare tassi di crescita elevati e ora possono contare su una significativa solidità patrimoniale e una elevata capacità competitiva».

Il piano, che, come detto, è stato voluto da Confindustria, in Calabria può diventare uno strumento di enorme utilità socioeconomica. Inoltre, va a ricalcare perfettamente le linee guida tracciate dal programma “Agenda Calabria”, la strategia di investimenti per la qualificazione e l’evoluzione del tessuto produttivo calabrese presentata nelle scorse settimane da Unindustria: «I dottorati innovativi costituiscono un’opportunità rilevante per le imprese calabresi che vogliono raccogliere le sfide lanciate dal Pnrr e dalla Programmazione Unitaria: transizione energetica e digitale, economia circolare internazionalizzazione e investimenti in tecnologie avanzate, infatti, sono alcuni dei settori in cui la capacità di investire in Ricerca & Sviluppo può fare la differenza sul mercato internazionale. Insomma, si tratta di una leva strategica fondamentale per le imprese. In Calabria, poi, questa opportunità si aggiunge alle altre già a disposizione: penso alle semplificazioni e alle agevolazioni introdotte dalla Zes e alle linee di investimento che abbiamo tracciato con “Agenda Calabria” per sostenere l’evoluzione qualitativa delle nostre imprese. Accanto a queste opportunità irripetibili auspico che si possano trovare, insieme a quelle previste dal governo, misure aggiuntive anche a livello regionale affinché, al termine dei tre anni di dottorato, i professionisti così formati possano trovare stabilizzazione nelle imprese per cui hanno lavorato: sarebbe una grossa perdita in termini di know-how disperdere dopo poco tempo gli investimenti effettuati in capitale umano proprio sui progetti di Ricerca & Sviluppo», ha aggiunto Ferrara.

«Proprio perché riteniamo che tale strumento, quindi, sia molto importante per le imprese calabresi – ha concluso il presidente – le sedi delle articolazioni territoriali di Unindustria Calabria dislocate nei capoluoghi di provincia sono a disposizione degli associati che necessitano di ulteriori informazioni e approfondimenti».

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