Gli eventi alluvionali verificatisi in questi giorni che hanno flagellato l’Italia e la Calabria non possono ormai essere ritenuti episodi occasionali ed eccezionali quanto invece drammaticamente ricorrenti”.

Ad affermarlo è il capogruppo regionale di Calabria in rete, Flora Sculco.

“L’intera fascia ionica calabrese, la città e la stessa provincia di Crotone non sono state risparmiate ma hanno subito, ancora una volta, tutta la violenza generata dal maltempo. Questi eventi – prosegue – non possono essere velocemente dimenticati come solitamente è avvenuto ma devono costituire e rappresentare un’assoluta priorità nella iniziativa e nella attività di governo ad ogni livello, nazionale regionale e locale”.

“Quanto è accaduto – sottolinea il capogruppo di Cir – non è una maledizione della storia né il frutto di un destino avverso ed immodificabile quanto la conseguenza di decenni di incurie e di inaudita ed irresponsabile violenza che si è esercitata nei confronti del territorio”.

“In particolar modo – aggiunge – la città di Crotone vive una condizione di permanente apprensione ogni qual volta si sente il fragore di un tuono che lascia anche solo presagire l’arrivo di un temporale. Va ricordato che Crotone ha già vissuto in anni non lontani un doloroso evento alluvionale che ha provocato morti e danni pesantissimi che non sono stati ancora riparati”.

“Per questo ci siamo impegnati in sede regionale ad assicurare il completamento delle opere previste dal ‘Piano Versace’ – nato in occasione e in conseguenza proprio dell’alluvione del 1996 – e che ancora, ad oggi, non erano state realizzate. In quest’anno – rende noto Flora Sculco – abbiamo ottenuto i finanziamenti necessari pari ad oltre 15 milioni di euro per assicurare la realizzazione di tre ‘vasche di laminazione’ che, una volta compiute, accresceranno il livello di sicurezza del territorio. Ma, questo non basta. Bisogna fare di più, molto di più, lavorando con perseveranza e continuità”.

“Proprio in questi giorni e in queste ore, si sta parlando di un piano nazionale di interventi di circa 40 miliardi di euro per affrontare la drammatica condizione di dissesto idro-geologico da tempo vissuto dal nostro Paese e noi auspichiamo che questo impegno pronunciato dall’attuale Governo sia sincero e venga concretamente realizzato. Ma anche questo non basta!.

La Calabria – dinanzi a questa nuova consapevolezza che dovrebbe maturare in sede nazionale – non può restare silente e assente ma – conclude Flora Sculco – deve fare la propria parte mobilitando tutte le risorse previste dal Patto per la Calabria e quelle messe a disposizione dai fondi strutturali della Unione europea. Lo deve fare con celerità e non invece con lentezza ed improvvisazione. A questo impegno, che tutti i calabresi ritengono prioritario, dedicherò ogni mia attenzione e svolgerò incessantemente quell’azione di stimolo e di sollecitazione affinché il tema rimanga costantemente all’ordine del giorno dell’agenda di governo regionale”.

 

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