La minoranza ancora una volta si rende responsabile di atteggiamenti strumentali e divisivi proprio nei momenti in cui sarebbe necessario il massimo dell’unità. Non è la prima volta che registro tali atteggiamenti al limite della slealtà e temo non sarà l’ultima.
Dopo avere concordato con il Sindaco e con il presidente del Consiglio comunale una seduta straordinaria dell’Assemblea sulla questione universitaria, aperta alla partecipazione dei rettori degli Atene calabresi, ai Presidenti di Giunta e Consiglio regionali, ai parlamentari, la minoranza ha diffuso una nota in cui, tra le altre cose, sottolinea il “silenzio del sindaco” sul paventato pericolo dell’istituzione di una nuova facoltà di medicina a Cosenza.
E’ arrivata dunque l’ora di fare chiarezza. Il mio primo intervento pubblico sulla vicenda risale a più di un anno fa, quando denunciai con forza sulla stampa che l’accordo UMG-Unical sul nuovo corso di laurea in Medicina e Tecnologie Digitale era da considerare “un errore e un pericolo per la nostra facoltà”.
Ho condotto tutta la mia campagna elettorale segnalando questo incombente pericolo di duplicazione della Facoltà di Medicina, sentendomi rimproverare nei dibattiti televisivi e sulla stampa dalla coalizione avversa per il mio inutile allarmismo. Le registrazioni dei dibattiti televisivi e le note stampa sono a disposizione della cittadinanza e dei firmatari della nota. E peraltro tra loro non manca chi pur rivestendo cariche istituzionali ha osservato fino ad oggi un silenzio che può e deve definirsi complice ed interessato.
Ho dedicato alle recentissime linee programmatiche un intero capitolo alla questione della Facoltà di Medicina, prendendo una posizione netta, chiedendo al Rettore la risoluzione dell’accordo con l’Unical e una sua riscrittura che salvaguardasse le prerogative della nostra Facoltà.
E anche qui ci siamo sentiti dire che rescindere la convenzione avrebbe spinto l’Unical a cercare un nuovo partner, non accorgendosi che il pericolo era molto più avanzato e che addirittura l’Ateneo della Calabria stava preparando il blitz di un corso di laurea in medicina autonomo da Catanzaro.
Il tempo ci dirà – anche se i segnali sono già molto chiari – quale area politica ha favorito e sostenuto l’azione dell’Unical ai danni di Catanzaro. Io osservo solo che chi era ai vertici delle nostre istituzioni, anche con ruoli di alta responsabilità come l’ex presidente del consiglio comunale, non poteva non accorgersi che l’accordo con Unical era solo un cavallo di Troia per aprire la strada alla nuova Facoltà di medicina. Sarà stato per ingenuità, sarà stato per superficialità, sarà stato per scarso interesse ai problemi della Città.
L’ennesima scorrettezza politica della minoranza indebolisce la forza del Consiglio comunale aperto, fornendo un’immagine divisiva, in cui ognuno rimprovera qualcosa all’altro. Questo ovviamente non ferma la mia azione. Ho già sentito in queste ore le Autorità accademiche dell’UMG e conto di confrontarmi al più presto anche con il Presidente Occhiuto, poiché è decisivo il ruolo che potrà esercitare la Regione per il potenziamento equilibrato e senza fotocopie del sistema universitario calabrese. Non ho dubbi sull’imparzialità istituzionale del presidente Occhiuto che ritengo sia interessato ad una crescita armonica e non squilibrata dei tre Atenei della Calabria.
Il Consiglio comunale aperto mi auguro sia un momento di confronto serio e approfondito, un momento unitario di difesa delle prerogative irrinunciabili della città e non l’ennesima puntata di una ossessionata ricerca di una rivincita elettorale. Che non ci sarà. (ec)
 
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