Le rapine e gli scippi perpetrati negli ultimi mesi ai danni di aziende di Crotone hanno nuovamente posto al centro dell’attenzione la questione della pubblica sicurezza e dell’incolumità degli imprenditori e dei cittadini nella nostra città”.

Con queste parole il presidente di FenImprese Crotone, Franco Facino e Luigi Scerra della nota pasticceria Scerra e Palermo, sulla cui iniziativa sono state raccolte 180 firme di altri imprenditori, si rivolgono al Prefetto e al Sindaco di Crotone per chiedere un incontro urgente al fine di intraprendere un percorso che infonda maggiore sicurezza e tranquillità agli operatori economici.

Invero, le azioni criminali ai danni di aziende locali destano preoccupazione fra gli imprenditori perché, dopo i furti di mezzi d’opera, merce e attrezzature e le sottrazioni di vario genere, si sono verificati anche atti intimidatori di criminalità organizzata come quelli nei confronti dei fratelli Cesare e Mario Spano’.

Mesi vissuti a Crotone di microcriminalità fatta di ladri e rapinatori tanto organizzati quanto disperati  (tossicodipendenti) noti alle forze dell’ordine che si accontentano anche di nulla e che a volte, in maniera spudorata, ritornano nelle stesse attività commerciali.

Alquanto preoccupante è, inoltre, la situazione degli extracomunitari piazzati davanti a tutti i supermercati e parcheggi, in continua ricerca di soldi ed elemosine, a scapito dei liberi cittadini che rinunciano a frequentare determinate zone e, di conseguenza, degli imprenditori sempre più affannati.

Per questi motivi Facino e Scerra chiedono di convocare un tavolo istituzionale in cui si possa discutere delle contromisure da adottare per tranquillizzare gli imprenditori costantemente tesi e in un clima di intimidazione e di insicurezza per l’incolumità personale e per il timore di danni economici alle aziende.

“Le forze dell’ordine svolgono un egregio lavoro ma fare impresa qui è più difficile che in altre zone e ci sono fattori impossibili da trascurare. Non chiediamo la luna, semplicemente vogliamo che si faccia qualcosa per evitare la degenerazione di alcune situazioni e la fine di questa sensazione di solitudine che affligge noi commercianti”.

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