Il Presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dal Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri e dal Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari Giacomo Giovinazzo, ha preso parte al convegno “Fichi di Cosenza Dop: storia, evoluzione, prospettive”, organizzato a Bisignano dalla Cia Calabria Nord. Convegno finalizzato alla valorizzazione della filiera dei fichi, produzione tradizionale calabrese che dal 2011 vanta il marchio europeo di denominazione di origine protetta.

“Questa è un’importante iniziativa alla quale partecipo volentieri – ha affermato il Presidente Oliverio, che ha ringraziato per la sua presenza il Presidente Nazionale della Cia Dino Scanavino, gli altri rappresentanti della Cia, il Consigliere D’Acri per la sua collaborazione instancabile nel settore primario, il Sindaco di Bisignano e gli altri amministratori locali intervenuti.

“L’esperienza del fico -ha detto- è una prova  concreta del fatto che investendo sui prodotti tipici del nostro territorio con una visione di filiera, governata dalla fase della produzione a quella della trasformazione, è possibile creare valore aggiunto, impresa, ricchezza nella nostra regione e ridare vitalità ed economia positiva al nostro territorio.

La filiera del fico – ha aggiunto – deve costituire un punto di riferimento, perché tempo  fa si trattava di una produzione domestica, mentre oggi è diventata aziendale.

E se oggi   c’è un potere espansivo di questo prodotto, lo si deve alla coraggiosa determinazione di chi ha creduto fortemente nelle potenzialità del prodotto, non nel momento della sua riscoperta, ma nella congiuntura difficile di qualche decennio fa, quando non si puntava sulla qualità e sulla tipicità.

Il fico dunque – ha rimarcato Oliverio –  è un modello per il futuro. Stiamo lavorando per far emergere le  ricchezze dei nostri territori, tutti a forte vocazione agricola, e per farne un’opportunità di crescita economica di questa regione.

Ci stiamo adoperando in maniera particolare – ha precisato –  per combinare le potenzialità dei diversi settori produttivi della nostra regione: le peculiarità dell’agricoltura, le potenzialità del turismo in Calabria e la domanda di cibo sano e di un’alimentazione corretta.

E in questo la nostra regione, prima in Italia ad aver vietato l’uso del glifosato in agricoltura, e seconda nella produzione biologica, può certamente trovare la strada vincente. Il tutto deve passare per la certificazione della qualità e deve puntare al giusto prezzo delle produzioni. Stiamo lavorando inoltre – ha affermato il Presidente – per espandere la capacità attrattiva della regione: negli ultimi tre anni abbiamo registrato trend positivi delle presenze turistiche. Per questo stiamo facendo in modo di rendere più accessibile la nostra regione, lavorando con le grandi compagnie per collegare meglio la Calabria al resto del mondo. La settimana scorsa  abbiamo ospitato 750 Tour operator tedeschi, che hanno scoperto oltre alla bellezza dei nostri territori, il nostro cibo. Il nostro obiettivo, insomma, è quello di un incontro concreto tra agricoltura e turismo, che consenta un percorso di crescita della regione insieme ad un incremento occupazionale. Ritengo che l’agricoltura sia il cuore di un processo di sviluppo sostenibile della nostra regione e per questo abbiamo già decretato 969 progetti per l’immissione di giovani in agricoltura ed abbiamo un altro bando in corso finalizzato al ricambio generazionale  in corso che scadrà il 22 novembre. Il ritorno alla filiera del fico rappresenta una grande opportunità per gli stessi giovani calabresi”.

Il presidente ha ricordato poi il bando  per la valorizzazione dei borghi e quello, rivolto ai privati, per il recupero dei piccoli centri e creare opportunità di lavoro. Oliverio ha chiuso sottolineando che i segni di un cambiamento già ci sono e che la Calabria  ha invertito il trend negativo degli anni passati.

“Domenica sarò a Reggio Calabria per immettere l’acqua della diga del Menta in città, che era un cantiere aperto da quasi quarant’anni e che oggi diventa una realtà importantissima. Nelle cose bisogna crederci”.

Il Consigliere D’Acri ha affermato:

“Questa filiera è diventata una grande realtà.  Abbiamo emanato la legge regionale a tutela della biodiversità ed il fico rappresenta una biodiversità da conservare. Voglio sottolineare il ruolo  importante dell’Arsac, il nostro ente strumentale e ritengo che quello del fico sia un esempio in cui pubblico e privato si mettono insieme e lavorano bene. Ricordo che le risorse pubbliche sono una grande opportunità, soprattutto per quanto riguarda il campo della ricerca, ma il PSR finanzia anche la promozione delle filiere.

In questo momento storico stiamo raccogliendo i frutti di quattro anni di lavoro – ha precisato D’Acri – Quattro anni fa la stampa diceva che la Calabria rimandava indietro i fondi europei. Abbiamo prima  cercato di contenere i danni e poi ci siamo riposizionati, in agricoltura abbiamo raggiunto l’N+3 in netto anticipo e oggi puntiamo molto sul ricambio generazionale”

Il Dirigente Generale Giovinazzo ha sottolineato che la Calabria è terra di epopea. “Alcune tradizioni conservate e portare avanti con grande capacità diventano anche importanti fonti di reddito  se, si opera con attenzione alle modalità europee. Oltre all’ottenimento della Dop – ha sottolineato il DG – si è lavorato per affermare l’intera filiera, nonché  l’identità di un prodotto. Il fico, elemento di importante biodiversità, rappresenta anche un prodotto di aree interne che merita la giusta tutela e valorizzazione. In merito alla biodiversità – ha concluso – lunedì pubblicheremo la graduatoria della misura apistica, sulla quale la Calabria è stata la prima regione in Italia a puntare”.

I lavori sono stati introdotti da Mario Grillo, Vicepresidente Cia Calabria Nord. Sono seguiti i saluti di Francesco Lo Giudice, Sindaco di Bisognano, Graziano Fusaro, Assessore all’Agricoltura di Bisognano, Luca Pignataro, Presidente Cia Calabria Nord. A seguire gli interventi di Angelo Rosa, Presidente del Consorzio del Fico essiccato del cosentino; Marcello Bruno, Divulgatore Arsac; Pierluca Zasa della Camera di Commercio di Cosenza, Savino Magno, esperto nazionale in finanza agevolata; Francesco Cufari, Presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali della Calabria; Nicodemo Podella, Presidente Cia  Calabria. Le conclusioni del convegno sono toccate a Dino Scanavino, Presidente Cia Nazionale.

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