È in programma per lunedì 22 giugno, alle ore 15, il webinar “Strutture in calcestruzzo armato: influenza del danno localizzato sulla vulnerabilità statica e sismica” che si terrà in modalità telematica sulla piattaforma on line della Fondazione CNI. L’evento è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro in collaborazione con gli Ordini degli Ingegneri di Cosenza – Crotone – Reggio Calabria – Vibo Valentia.

 

Il convegno – unico in Italia nel suo genere – si propone di introdurre alle problematiche connesse al degrado delle strutture in calcestruzzo armato. Verranno trattati i temi del rilievo, della diagnostica, dei controlli, del monitoraggio strutturale e verrà mostrato, con analisi non lineari globali, come il danno localizzato – degrado del calcestruzzo e corrosione delle barre di armatura – modifica gli indicatori di sicurezza, rispetto alla struttura integra. Il filo conduttore sarà l’approccio olistico alle strutture esistenti in calcestruzzo armato, approccio che prevede, già a partire dal sopralluogo preliminare, uno studio coordinato e simultaneo dell’opera esistente da parte di varie figure specialistiche. Ciò al fine di superare il particolarismo del singolo tecnico a favore di una visione complessiva che deve necessariamente coinvolgere gli esperti dei vari campi dell’ingegneria civile con l’obbiettivo di consegnare al cliente finale un quadro esaustivo delle prestazioni strutturali dell’opera in esame.

 

Il webinar sarà introdotto dai saluti istituzionali del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro, Gerlando Cuffaro, e sarà moderato dal vice presidente dell’Ordine, Giuseppe Stefanucci. A seguire gli interventi del prof. Matteo Filetti (Università degli Studi di Napoli “Federico II”) sul tema del degrado delle strutture in C.A. e C.A.P.; dell’ing. Lucia Rosaria Mecca sul tema della diagnostica e monitoraggio strutturale; dell’ing. Francesco Oliveto sulla vulnerabilità delle strutture soggette a danno localizzato.

 

Il convegno è valido ai fini dell’aggiornamento professionale con il riconoscimento di 3 CFP per gli ingegneri iscritti agli ordini professionali.

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