Soldi

In un contesto di marcata debolezza congiunturale il mercato del lavoro ha mostrato, a maggio, segnali di miglioramento che consolidano la forte crescita osservata già in marzo. Non sono chiare le dinamiche alla base di questo fenomeno, inatteso per entità e poco coerente con i profili congiunturali delle variabili di produzione, fiducia e consumi. E’ possibile che si sia protratto almeno fino a maggio il trend di debole crescita osservato nel primo trimestre delle ore complessivamente lavorate nel sistema produttivo (+1,5% su base annua) che in termini di ore per occupato e per unità standard di lavoro scende rispettivamente a 0,9% e 0,5%. E’ il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

A maggio – continua la nota – la crescita occupazionale ha permesso di raggiungere il livello più alto di persone impiegate nel processo produttivo ed il calo delle persone in cerca di occupazione ha favorito il ritorno, dopo più di sette anni, del tasso di disoccupazione su di un livello inferiore al 10%. Permangono, tuttavia, gli squilibri. E’ debole l’incremento sulle fasce di età più giovani mentre,  rispetto a maggio 2018, la crescita di 92mila occupati è per il 46% (cioè 42mila unità) dovuta agli over 65 anni.

 

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