Francesco Mingrone

C‘è un cerchio rosso intorno alla data del 9 maggio. O almeno dovrebbe esserci nel calendario del cuore di ciascun italiano. Perché il 9 maggio ha segnato la storia del nostro Paese. Il 9 maggio, stesso giorno stesso anno – 1978 – hanno perso la vita Aldo Moro e Peppino Impastato”. Inizia così la nota del segretario generale  della UST CISL Magna Graecia, Francesco Mingrone. “La giornata di oggi – ha dichiarato – è la Giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi. Sono passati 40 anni da quando nello stesso giorno, il 9 maggio 1978, sono stati trovati morti Aldo Moro e Peppino Impastato.

Due morti terribili. Che hanno segnato la storia del nostro Paese e di quanti hanno vissuto direttamente o, attraverso i racconti dei loro padri, quelle tragiche ore. Due uomini. Due storie. Due morti.

Aldo Moro e Peppino Impastato. Il primo ucciso dai terroristi e l’altro dalla mafia. Impossibile cancellare dalla memoria le immagini di quelle morti. Di quella giornata. Le immagini del corpo fatto ritrovare nel bagagliaio di una R4 rossa a pochi passi dalle sedi dei due partiti popolari italiani del dopoguerra, la DC e il PCI per Aldo Moro. E i  brandelli del corpo, dilaniato dall’esplosivo, sparsi nel raggio di decine di metri, per Peppino Impastato. Oggi – ha concluso Mingrone – è il giorno del dolore. Della memoria. Del ricordo.  Ricordare per per rendere vive le vittime della violenza”.

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