E’ più che raddoppiato in 20 anni l’indebitamento delle famiglie italiane, passato dai 13mila euro del 1998 ai 27mila euro del 2018.

Lo indica il Report del Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura, gestito da Adiconsum.

A 20 anni, la gestione del Fondo di Adiconsum ha permesso di garantire alle famiglie in difficoltà ben 26.144.362,15 di euro, a fronte di un importo medio del debito delle famiglie che dal 1998 ad oggi è passato da 13.136,71 euro a 27.833,25 euro, escluso il mutuo fondiario – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale

Attualmente il Fondo può garantire finanziamenti di importo massimo pari a 30.000 euro, con rientri fino a 84 mesi (7 anni). Per situazioni particolari il plafond è innalzabile fino a 50.000 euro con rientri fino a 120 mesi (10 anni) al tasso fisso del 2%.

Questi risultati – afferma Rino Tarelli, Presidente del Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura di Adiconsumvanno collocati all’interno di un progetto di recupero sociale e morale di famiglie e singole persone che, a causa di avversità imprevedibili, e a volte molto serie, come la perdita del lavoro, una grave malattia, una crisi familiare, si sono trovate nell’impossibilità materiale di far fronte a impegni di natura economica contratti in una situazione reddituale favorevole, che li rendeva possibili.

Adiconsum – prosegue Tarellinon interviene consegnando risorse direttamente alle persone, ma alla chiusura dei debiti, e diviene l’unico creditore delle persone interessate. Di fatto le famiglie dovranno provvedere esclusivamente alle spese di sostentamento maggiorate della rata del finanziamento garantito dal Fondo attraverso importi sostenibili.

Il Fondo – continua Tarellipresenta tuttavia delle criticità che vanno risolte per renderlo ancora più efficiente, come la ripartizione non razionalizzata dei fondi ex art. 15 L. 108/96 o l’escussione, da parte delle banche, delle rate del finanziamento concesso dal Fondo e non pagate dalle famiglie.

Relativamente ai rapporti con le banche convenzionate evidenziamo:

·      tempi troppo lunghi per l’erogazione dei prestiti garantiti
·    mancata conoscenza preventiva delle convenzioni da parte delle filiali territoriali delle banche
·      l’insindacabile giudizio della banca sull’erogabilità o meno dei prestiti antiusura.

Relativamente ai rapporti con i creditori segnaliamo che, a fronte di una positiva collaborazione instaurata con gli intermediari finanziari, permangono invece delle difficoltà nel rapporto con altri tipi di creditori quali i gestori delle utenze  domestiche, i locatori sia pubblici che privati, nonché con la Pubblica Amministrazione nel caso di tasse e tributi da pagare.

Ecco l’Identikit del sovraindebitato

Coniugato, senza figli, proveniente dal Lazio, in affitto, con contratto a tempo indeterminato, importo reddito mensile dichiarato tra i 1.000 e i 2.000 euro, spesa mensile dichiarata tra 1.000 e 2.000 euro, debito complessivo tra i 10.000 e i 30.000 euro.

Questo l’identikit di massima della persona sovraindebitata tracciato da Adiconsum nella sua attività pluridecennale di gestione del Fondo di prevenzione.

Ma quali sono i motivi che portano una famiglia/persona a sovraindebitarsi? Tra le cause maggiori ci sono gli “imprevisti”, quali:

• diminuzione del reddito:

  • Ø  per motivi di lavoro (licenziamento, cassa integrazione, mobilità, ecc.)
  • Ø  per separazioni/divorzi
  • Ø  per aumento delle rate del mutuo a tasso variabile
  • malattia
  • protesti e segnalazioni al Crif,

    ma anche cause di natura diversa, quali:

  • sopravvalutazione degli introiti, ossia un uso smodato e non responsabile del denaro per l’acquisto di beni e/o servizi non necessari e voluttuari
  • gioco d’azzardo,
    che, però, non rientrano tra i criteri di accesso al Fondo di prevenzione.

 

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