Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha partecipato nel pomeriggio di oggi alla inaugurazione e alla benedizione della struttura di accoglienza “Citta del Sole”, centro polifunzionale di servizi riabilitativi sorto in contrada Mussano, alle porte di Cosenza, gestito dall’Associazione “Regina Pacis”. Un’Associazione ONLUS, senza scopo di lucro, fondata dal sacerdote Don Dante Bruno nel 1985 che presta la sua assistenza al servizio delle fasce sociali più deboli, interessate dal problema del disagio giovanile in generale e delle tossicodipendenze in particolare. Il centro è stato ideato, quindi, per dare sollievo alle tante forme di disagio che purtroppo prosperano nella nostra società.

La struttura, che è stata finanziata dalla Regione Calabria con un finanziamento di cinque milioni di euro, si divide in cinque plessi, tre destinati a diversi soggetti beneficiari di supporto educativo, psico-pedagogico e riabilitativo; uno che ospiterà 13 mini-appartamenti per coppie o famiglie in difficoltà; il quinto destinato a Centro polifunzionale amministrativo e didattico, comprensivo di una sala conferenze.

Cardine del cammino della Comunità è l’esperienza cristiana.

“La nostra risposta –ha detto don Dante nel corso dei saluti e della presentazione della struttura– è riscoprire la vita vissuta in modo semplice: la scoperta della forza della preghiera, il lavoro vissuto come opportunità per la riscoperta delle proprie potenzialità e l’obbedienza come conoscenza della capacità di entrare in relazione con l’altro”.

”Sono veramente contento –ha detto il presidente Oliverio nel corso di un breve saluto– di essere qui stasera, insieme a voi. L’opera che svolgete è veramente preziosa e meritoria, perché è mossa da gratuità e da una concreta sensibilità per l’accoglienza e la condivisione verso i bisogni della persona, soprattutto della persona sofferente, di chi è oggetto di devianza ed emarginazione. Di chi ha problemi rispetto ai quali spesso questa società sempre distratta e frettolosa, volta le spalle, gira la testa o esprime indifferenza.

Iniziative come questa sono, pertanto -ha rimarcato il presidente della Regione– assai lodevoli e vanno sostenute e noi le sosteniamo e le sosterremo adeguatamente. Faremo quanto è nelle nostre prerogative perché questa struttura sia adeguatamente arredata, diventi operativa e sia affiancata operativamente. Qui ci sono giovani che, senza strutture come questa, sarebbero privi di un punto di riferimento e di un’attenzione alla loro vita e sarebbero spinti verso derive di disperazione”.

“Vi ringrazio, quindi -ha concluso Oliverio– per quello che fate quotidianamente, spesso in silenzio, senza clamore. La vostra attenzione verso gli ultimi e i dimenticati, è il modo più alto di umanità che si possa esprimere. Essere attenti ai problemi e alle sofferenze di chi  soffre ed è vicino a noi è il modo più alto di esprimere civiltà, condivisione e sensibilità verso il prossimo”.

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