Ieri sera a Crotone ho preso parte all’Agorà del Partito Democratico dal titolo “53 Milioni fermi per la Sanità Crotonese”. Un titolo forte, che però racchiude in se stesso tutta la precarietà di un comparto caratterizzato da uno stato di preoccupante emergenza nel territorio crotonese e, come tristemente noto, in quello calabrese.
Un comparto che la pandemia ha messo a dura prova a livello organizzativo e che rischia di vedere vanificato anche l’ingente apporto dei fondi, ad oggi peraltro fermi per vari “intoppi burocratici”, derivanti dalla convenzione stipulata tra l’ufficio del commissario e Invitalia nel 2020 per l’ammodernamento delle infrastrutture centrali e territoriali. Si tratta di più di 50 milioni di euro destinati all’adeguamento e il potenziamento del presidio ospedaliero di Crotone, alla Casa della Salute di Mesoraca, all’Edificio Polifunzionale per i Servizi sanitari e le attività amministrative, alla ristrutturazione locali ex Dispensario farmaceutico di Crotone, all’ammodernamento tecnologico.
Fondi che sebbene stanziati, qualora sbloccati rischierebbero, comunque, di non poter essere sfruttati al meglio per la carenza di personale, che i concorsi non riescono a colmare per mancanza di candidati e per le difficoltà nel comporre le commissioni esaminatrici.
Una situazione complessa e preoccupante, che anche in questo territorio è ormai diventata emergenza, con un tasso di migrazione sanitaria sempre più accentuato. Oltre a fare tutto il possibile a vari livelli per sbloccare questi finanziamenti al più presto, occorre prevedere un piano straordinario con investimenti importanti per formare o far rientrare medici e personale sanitario da mettere al fianco di chi ha deciso di rimanere, dando vita a quelle eccellenze che, sebbene sparse a macchia di leopardo, sono ancora presenti nelle strutture sanitarie del territorio regionale. Un capitale umano importante che durante il periodo più duro del Covid ha dimostrato di saper reagire con competenza e sacrificio. Accanto a ciò si potrebbe anche ragionare in modo efficiente su una integrazione virtuosa tra pubblico e privato, senza speculazioni di sorta.
All’incontro di Crotone, moderato da Gaspare Cavaliere, Responsabile Sanità per la Federazione PD Crotone, hanno partecipato Carlo Guccione responsabile PD Sanità nel Mezzogiorno d’Italia, Annagiulia Caiazza, Segretaria cittadino e Leo Barberio, Segretario provinciale PD. L’Agorà è stata anche l’occasione per fare una lunga passeggiata sul lungomare, incontrare e parlare con tanti cittadini. Crotone è una Città bellissima, ricca di storia che sta attraversando un momento particolarmente difficile. Ma tante sono le potenzialità e grande la voglia di riscatto: non si può più perdere tempo!