Si è svolto ieri, uno dei due tanti attesi incontri romani in merito alla vicenda del Marrelli Hospital. Questa mattina all’incontro hanno partecipato la proprietà con i suoi consulenti legali ed il Dott. Andrea Urbani con i tecnici del Ministero della Salute.

Dal tavolo non è venuta fuori nessuna soluzione concreta. L’incontro pare sia servito esclusivamente a chiarire alcuni aspetti su numeri, dati e attività della clinica crotonese, in relazione alla programmazione regionale.

L’impegno preso dal tavolo è quello di scrivere al Commissario ad acta, Massimo Scura per chiedere una verifica puntuale, e quindi anche per constatare se realmente tutti gli aspetti e le variabili siano stati considerati nell’assegnazione dei tetti di spesa alle Asp.

I vertici del gruppo imprenditoriale crotonese ha, invece, fatto una richiesta chiara e precisa: la pretesa ed il diritto di sapere che spazio vogliono dare al Marrelli Hospital all’interno della programmazione sanitaria calabrese oggi e nei prossimi anni.

L’imprenditore, i lavoratori ed i pazienti hanno il bisogno, ma anche il DIRITTO di sapere se questa struttura serve al SSN (sistema sanitario nazionale) e se “i tecnici delegati” intendono utilizzarla per quella che oggi è e le potenzialità che esprime.

Se la struttura serve, allora deve avere pari dignità rispetto a tutte le altre strutture della Calabria. 60 posti letto per acuti devono poter funzionare tanto a Cosenza quanto a Crotone. E la stessa cosa vale per le altre prestazioni, anche in considerazione di quello che ha dimostrato e di quanto la Regione Calabria ha necessità.

Questa è la domanda che i vertici del gruppo imprenditoriale hanno fatto al dirigente della programmazione sanitaria del Ministero della Salute e questa è la risposta che, in realtà, si vorrebbe avere anche dalla politica e dalla voce del governo.

Se l’intenzione è continuare a considerare il Marrelli Hospital come una struttura da contrastare e la Calabrodental una struttura da “abbattere anno dopo anno tagliandogli prima una mano poi un braccio e poi una spalla, allora vuol dire che “la struttura non serve e pertanto è meglio chiudere!!!!”

Il prossimo 16 Ottobre è previsto un ulteriore tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico, dove saranno inviati, oltre che il Ministero della Salute, anche il commissario Scura e la Regione, oltre che le parti sociali.

Un tavolo importante, a cui si auspica nella presenza anche della politica e non solo dei tecnici ministeriali. Quella sarà la sede per avere la risposta che il gruppo imprenditoriale crotonese attende.

image_pdfDownload pdfimage_printStampa articolo