“Dall’insediamento (marzo 2023) abbiamo messo in atto una corposa programmazione di attività, che includono – per la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’ del 25 novembre – l’incontro, nella sede del Consiglio regionale della Calabria, degli ‘Osservatori sulla violenza di genere di tutte le Regioni italiane. Sia per dare maggiore visibilità alla drammatica condizione delle donne vittime di violenza, che per un ‘focus’ (prevedendo tavoli tematici) sulle normative regionali, col fine di aggiornarle e renderle più corrispondenti alla realtà”.

L’ha detto la coordinatrice dell’Osservatorio sulla violenza di genere della Calabria (istituito con legge regionale) avvocato Giusy Pino, nel corso di un incontro col presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, al quale hanno partecipato il vice coordinatore dell’Osservatorio Pasquale Ciurleo e il consigliere regionale Giacomo Crinò.

Mancuso e Crinò hanno assicurato “il convinto sostegno del Consiglio regionale, per realizzare a Reggio una giornata degli Stati generali di chi in Italia si occupa di violenza di genere e che si concluda con un Rapporto (‘Libro bianco’) sulla violenza di genere dal punto di vista degli organismi regionali.

La coordinatrice Pino ha illustrato le modalità definite, per consentire all’Osservatorio “di operare con efficacia, individuando specifici gruppi e sottogruppi di lavoro: uno sul monitoraggio dei dati sulla violenza di genere (Ciurleo, Lanzino, Gioiello, Briante); uno sulla comunicazione e informazione (Lipari, Briante, Gioiello); uno sulla formazione e la programmazione degli eventi (Figliuzzi, Mantelli, Amodeo, Ermio, Gioiello, Spinella, Briante, Curia)”.

L’avvocato Pino e il vice coordinatore Ciurleo hanno riferito di “avere inviato una comunicazione a Questure, Procure e Prefetture delle province calabresi, per attivare un’interlocuzione che consenta all’Osservatorio di avere i dati in loro possesso su denunce e/o procedimenti, decreti penali relativi a reati di violenza, minacce, stalking, nonché ogni altra notizia circa comportamenti illegali che interessano le donne calabresi”.

E’ imminente, inoltre, l’invio delle richieste dati ai Dipartimenti Salute e Pari Opportunità della Regione, ai pronto soccorsi, ai Comuni e al ‘Cuam’. Molta attenzione l’Osservatorio intende riservare alla formazione (sulla base di un protocollo d’intesa) di giornalisti, assistenti sociali e psicologi nonché degli operatori dei ‘Cav’ in materia di prevenzione della violenza di genere e gestione della comunicazione di tali eventi.

Ad avviso del presidente Mancuso (che ha apprezzato il metodo di lavoro dell’Osservatorio, teso a fronteggiare la grave problematica con un approccio concreto e in stretta sinergia con il Consiglio regionale): “Siamo chiamati, e noi stiamo attivando ogni mezzo e strumento a nostra disposizione, a fare di tutto, per fermare l’orrore che produce la sopraffazione maschile sulle donne in ogni sua manifestazione. In Calabria, dove i numeri sulla violenza alle donne sono allarmanti, è necessario adoperarsi sinergicamente, per sostenere la cultura della legalità, coinvolgendo anche le scuole di ogni ordine e grado, e realizzare un sistema di protezione delle donne vittime di violenza radicato nei territori. E prevedendo il potenziamento della rete dei centri antiviolenza, l’aumento delle case rifugio, l’attivazione in tutti gli ospedali dei percorsi rosa per le donne vittime di violenza”.

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