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Investimenti sanitari, Oliverio: “702 milioni per una sanità al pari delle altre Regioni”

Con la delibera di Giunta regionale 115, approvata lo scorso 2 aprile, si sancisce di fatto l’avvio dell’iter per la sottoscrizione del nuovo Accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari nella regione Calabria. L’importo complessivo degli interventi programmati ammonta a circa 702 milioni di euro e ci consentiranno di portare la sanità calabrese al pari delle altre Regioni”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso della conferenza stampa, che si è svolta oggi nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, durante la quale il delegato della sanità Franco Pacenza e il dirigente regionale di settore del Dipartimento presidenza Pasquale Gidaro hanno illustrato nel dettaglio gli interventi previsti nell’Accordo programma integrativo straordinario che stabilisce gli obiettivi del Patto per la Calabria per i nuovi ospedali di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria e per la ristrutturazione dell’ospedale di Crotone e Lamezia Terme.

All’incontro con i giornalisti era presente anche il consigliere regionale, presidente della commissione consiliare sanità, Michele Mirabello.

Il presidente Oliverio ha poi aggiunto che in pratica con questo atto di programmazione la Giunta regionale ha approvato gli interventi da realizzare, nell’ambito di uno o più Accordi di programma tra la Regione Calabria ed il Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’economia, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, nell’ambito della seconda fase del programma nazionale di investimenti previsti dall’articolo 20 della Legge  67/88.“In una prima fase di applicazione dell’articolo 20 – ha specificato Oliverio – la Regione, con deliberazione del Consiglio Regionale, ha programmato la realizzazione di 142 interventi ripartiti tra ospedali, residenze sanitarie, servizi generali, servizi territoriali, comunità terapeutiche, case famiglia, alloggi protetti e acquisto di tecnologie, per un importo complessivo di 211 milioni di euro, di  cui oltre 198 milioni a carico dello Stato. Nella seconda fase del programma nazionale straordinario ci sono state assegnate altri 635 milioni di euro.

Ora, complessivamente sono già state programmate risorse per circa 377 milioni di euro da destinare alla realizzazione di quattro nuovi ospedali, alla messa in sicurezza del presidio ospedaliero Jazzolino di Vibo Valentia e al potenziamento funzionale e innovazione tecnologica delle tre Aziende ospedaliere di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, per complessivi 15 provvedimenti.

Inoltre – ha spiegato ancora il presidente della Regione – nel programma degli interventi è stabilito uno specifico stralcio programmatico comprendente i 3 interventi nella città di Catanzaro, la cui concreta attuazione è subordinata alla conclusione del processo di accorpamento tra l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e l’Azienda ospedaliero-Universitaria Mater Domini, sancito con l’approvazione all’unanimità dal Consiglio regionale della legge 6/2019.

Contemporaneamente per Catanzaro abbiamo voluto destinare 40 milioni per la realizzazione della Cittadella della salute anche per non svuotare la città capoluogo della Calabria di servizi sanitari territoriali, essenziali per i cittadini e anche per la deospedalizzazione delle cure primarie. Nel quadro programmatico complessivo è previsto anche l’ampliamento del nuovo ospedale Morelli di Reggio Calabria, strategico per le finalità della Regione, che non prevede l’utilizzo di risorse dell’articolo 20 della ma rientra nei piani triennali di investimento dell’Inail e sul quale è stata già aggiudicata la progettazione esecutiva.

Naturalmente non ci siamo dimenticati dell’ospedale di Locri per il quale sono disponibili 14 milioni di euro ed è stata già avviata la progettazione”.

Oliverio ha anche ricordato che “per quanto riguarda l’adeguamento e il potenziamento dell’ospedale di Lamezia Terme e  di Crotone le rispettive Aziende sanitarie provinciali hanno redatto ed approvato specifici studi di fattibilità nei mesi di agosto e settembre 2018, mentre per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza e della Cittadella della salute di Cosenza la Regione ha affidato la redazione di uno specifico studio di fattibilità, dei cui esiti ha deliberato la Giunta regionale nel mese di ottobre 2018. Per la città dei Bruzi ci sono purtroppo ritardi dovuti all’individuazione del sito. Ora si richiede un atto di responsabilità affinché anche Cosenza possa partecipare alla riqualificazione della rete delle strutture ospedaliere Hub della Calabria.

I suddetti studi di fattibilità – ha evidenziato ancora –  insieme ad uno schema preliminare del documento programmatico, sono stati preventivamente sottoposti al Ministero della salute e sono stati oggetto di ampie interlocuzioni al fine di assicurarne la coerenza programmatica, presupposto indispensabile alla sottoscrizione dell’Accordo di programma. Inoltre l’attuazione del programma consentirà la realizzazione di lavori per la messa in sicurezza, l’adeguamento impiantistico, strutturale e funzionale ai requisiti richiesti dalle normative vigenti, oltre all’ammodernamento del patrimonio tecnologico, anche su presidi ospedalieri esistenti come il San Giovanni di Dio di Crotone, il Mater Domini di Catanzaro. Senza dimenticare  il Giovanni Paolo II di Lamezia Terme “perché Lamezia – ha rimarcato Oliverio –  come  luogo centrale della Calabria, deve diventare il Centro d’eccellenza per la traumatologia.

”Il presidente Oliverio ha poi messo in evidenza la lentezza delle procedure su Sibari e Gioia Tauro: “un ritardo lungo 12 anni alla base di un’impostazione sbagliata che ha generato un percorso rallentato”.

“Ma noi non ci siamo bloccati. Infatti anche per l’ospedale della Sibaritide sono stati ultimanti i lavori del progetto stralcio e sono in fase di esecuzione quelli di fondazione dell’edificio. Per quanto riguarda Vibo sono in fase di attuazione i lavori idrogeologici e di viabilità. Per Gioia Tauro si è aperta la Conferenza dei servizi sul progetto definitivo e nello specifico è stato già redatto e trasmesso alla Soprintendenza l’intervento di rimozione di reperti acquedottistici”.

“Per le nuove strutture della rete ospedaliere calabrese previste dal programma – ha infine affermato con forza il presidente Oliverio – dobbiamo partire con il piede giusto ed evitare di frenare l’iter procedurale. Su questo lavoreremo con impegno e professionalità perché questo – ha rimarcato – è ciò che è di competenza della Regione. Per le altre funzioni sanitarie fondamentali ricordo che  è dal 2010 che fanno capo al Governo nazionale attraverso i suoi commissari.

Questa linea è fallita. Dopo tanti anni ancora siamo in regime di Piano di rientro dal debito sanitario. Lo abbiamo ribadito anche ieri in sede di Conferenza i presidenti delle Regione chiedendo di ripensare all’esperienza dei commissariamenti per non espropriare le Regioni da quello che compete loro per Costituzione.

Le Regioni in difficoltà abbiamo chiesto di essere accompagnate nel percorso di risanamento e di non essere espropriate nelle funzioni istituzionali e costituzionali. Pertanto, con  questo programma di interventi che abbiamo messo in piedi siamo certi di riuscire ad avere in Calabria prestazioni in termini di qualità, di sicurezza ed efficienza al pari delle altre Regioni”.

Franco Pacenza si è soffermato sulle ricadute degli interventi sul sistema sanitario regionale ribadendo che “l’attuazione del programma contribuirà a migliorare, a partire dagli ospedali Hub, l’offerta sanitaria regionale dal punto di vista funzionale, strutturale, impiantistico e tecnologico.  Infatti – ha sottolineato – una volta realizzato il programma la Calabri potrà contare su  due nuove strutture ospedaliere, quella di Cosenza e quella di Catanzaro (oltre naturalmente a quella di Reggio Calabria che sarà realizzata con fondi Inail), conformi ai più recenti standard ospedalieri nazionali, dotate di nuove tecnologie in grado di ridurre le liste di attesa e di migliorare il processo diagnostico e terapeutico. Inoltre – ha concluso Pacenza – la contestuale dismissione e riconversione degli edifici attualmente esistenti, per i quali non sono tecnicamente ed economicamente sostenibili interventi di adeguamento alle norme vigenti, permetterà la realizzazione a Cosenza e a Catanzaro di una Cittadella della salute che consentirà di riorganizzare i servizi territoriali delle rispettive città in un unico luogo con conseguenti vantaggi in termini economici, organizzativi e di offerta sanitaria”.Il programma degli interventi previsti nell’Accordo di programma integrativo straordinario, consultabile nel link in allegato, è stato illustrato nel dettaglio dal dirigente Pasquale Gidaro.