LIstat ha pubblicato stime sul tasso di disoccupazione nel 2017 nei sistemi locali del lavoro, costituiti da aggregazioni di comuni per aree omogenee,  effettuata  utilizzando i flussi degli spostamenti giornalieri casa/lavoro.

San Leonardo in Passiria (Bolzano) è l’area territoriale con il tasso di disoccupazione più basso, 1,9%, mentre quello più alto è risultato nell’area di Bagheria (Palermo), con 38,4%, seguito da Rosarno (Reggio Calabria), con 29,5%.

D’altra parte anche a livello regionale sono stati rilevati nel 2017 scostamenti molto elevati tra i tassi di disoccupazione di regioni come il Trentino Alto Adige (4,4%) o il Veneto (6,3%) e quelli della Calabria (21,6%) o della Sicilia (21,5%).

Da sottolineare che in Calabria il tasso di disoccupazione, nonostante una piccola ripresa, è pressochè raddoppiato dal 2007 al 2017, passando dall’11,1% al 21,6%, con valore massimo del 23,4% raggiunto nel 2014.

Lo stesso è avvenuto in alcune aree sub regionali come quella di Cosenza, costituita da 52 comuni, il cui tasso di disoccupazione dal 2007 al 2017 è aumentato dal 10,1% al 22%, con valore massimo raggiunto nel 2016 del 23,3%.

In Calabria il sistema locale del lavoro con il tasso di disoccupazione più basso nel 2017 è risultato quello di Mormanno, che include anche alcuni comuni della Basilicata (16,4%), mentre agli ultimi posti sono risultati oltre all’area di Rosarno (29,5%), anche quella di Cetraro (26,8%) e di Petilia Policastro (26,5%).

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