1

Manifestazione sindacale Reggio Calabria, Oliverio: “attenzione nazionale verso il Sud”

Intervento del presidente della Regione Mario Oliverio in vista della manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, prevista per oggi a Reggio Calabria su “Futuro al lavoro. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”

“Il governo giallo verde ha cancellato il mezzogiorno dall’agenda politica nazionale.Mai come in questo momento diventa urgente e vitale per lo sviluppo e la tenuta democratica del Paese una forte ripresa della battaglia meridionalista.Per questo motivo saluto con grande soddisfazione la convocazione da parte delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della grande manifestazione popolare a Reggio Calabria, luogo simbolo dell’impegno dei lavoratori italiani per il Sud.

Come nell’ottobre del 1972 quando da Reggio Calabria è partita la riscossa democratica del Sud è importante che il movimento sindacale rilanci oggi una mobilitazione di massa con al cento i problemi dell’occupazione e del lavoro come condizione di sviluppo produttivo dell’intero territorio.

Bisogna interrompere una spirale negativa che riguarda concrete e quotidiane scelte di Governo ma che ha un suo momento di particolare regressione e pericolo anche costituzionale sul modo di portare avanti il tema dell’autonomia e del regionalismo differenziato che, così come è posto, tende ad allargare gli squilibri, a sottrarre risorse al sud e ad aumentarne il divario a vantaggio delle regioni più sviluppate.Il Governo nazionale è animato da una impostazione e una visione politica sbagliata che di fatto vede il Sud come palla al piede, come un territorio a cui elargire un po’ di assistenza e non come opportunità, punto di cerniera tra l’Europa e il bacino del Mediterraneo, frontiera di innovazione, di potenziamento delle produzioni destinate all’export, di crescita del turismo.

Di fatto tendono a crescere giorno dopo giorno le inadempienze e le ostilità del Governo nei confronti della Calabria.Penso al porto e all’area industriale di Gioia Tauro dove, a seguito della realizzazione della Zes e della conseguente attrazione per investitori italiani e stranieri, a partire da MSC, il Governo blocca investimenti in infrastrutture per oltre 130 milioni di euro e rallenta l’approvazione del regolamento per la semplificazione amministrativa.

Penso alle infrastrutture e in particolare all’appalto per il Megalotto della Sibaritide dove in modo maldestro si sta tentando di rimettere continuamente in discussione l’opera o comunque se ne ritarda l’avvio.Penso alle questioni del lavoro, alla mobilitazione unitaria di un anno fa ed alle inadempienze del Governo per la destinazione delle risorse e degli atti necessari per il completamento della stabilizzazione dei lavoratori precari.Penso alla sanità. Ai 10 anni di gestione commissariale ed all’arrogante disegno di occupazione e di potere svincolata peraltro da ogni programma di investimenti e di qualificazione dell’offerta sanitaria e dei servizi al cittadino.È ormai tempo che le forze sane del Mezzogiorno costruiscano un progetto unitario per contrastare questa tendenza antimeridionale che porterà solo danni enormi all’intero Paese, che ne indebolirà ulteriormente il prestigio e il peso in Europa e che rischia di creare una spirale inarrestabile verso il declino.

La Calabria in questi anni ha sviluppato una intensa attività sul terreno della programmazione e degli investimenti di risorse. Un lavoro che, pur non potendo essere risolutivo rispetto ai grandi problemi accumulati nel corso di decenni, ha segnato un’inversione di tendenza che sta producendo risultati concreti nell’economia e nella società e che ci consente di programmare meglio il lavoro dei prossimi anni.

C’è bisogno di un lavoro unitario e sarà questo il nostro impegno nei prossimi mesi anche in vista di scadenze decisive come la riforma dell’autonomia e la legge finanziaria.Auspico che la manifestazione a Reggio Calabria costituisca l’apertura di una nuova stagione di iniziative e di attenzione nazionale verso il Sud per farne esprimere pienamente  le potenzialità economiche e strategiche per il futuro dell’Italia e dell’Europa”.