Con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza Covid, è stato consentito l’uso delle mascherine ‘di comunità’: ovvero mascherine in stoffa o TNT, prodotte da aziende o realizzate in casa, monouso o lavabili. Non sono dispositivi medici o di protezione individuale, ma misure igieniche utili a ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana.

In quali casi possono essere usate e come sceglierle? Ecco un decalogo a cura dei professori Vincenzo Pezzi (Dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione) e Gerardo Catapano (Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale) del gruppo di Lavoro Mask Test Unical.

Cosa dobbiamo sapere prima di scegliere una mascherina?

1. Quali le opzioni?

 

Dispositivi di Protezione Individuali: DPI o FFPx (valutati dall’INAIL)

 

Dispositivi Medici: mascherine chirurgiche (valutate dell’ISS)

 

Mascherine di comunità, reperibili in commercio e prodotte ai sensi dell’art. 16 comma 2 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (responsabilità del produttore)

 

Mascherine di comunità fatte in casa (responsabilità propria)

 

2. I Dispositivi di Protezione Individuali (DPI o FFPx, valutati dall’INAIL)

 

Caratteristiche:

 

– alto potere filtrante, buona aderenza al viso, buon livello di protezione

 

– può essere difficile sopportarle per tempi lunghi per la ridotta traspirabilità

 

Destinazione d’uso prevalente:

 

Protezione personale medico e infermieristico specializzato in ambiente potenzialmente pericoloso

 

Verifica di adeguatezza:

 

Cosa controllare sull’etichetta per sapere se sono state valutate?

a. se hanno il marchio CE (se sono state autorizzate prima della pandemia)

b. In alternativa, se hanno la dicitura sull’etichetta: conformi a UNI EN 149:2009 “Dispositivi di protezione delle vie respiratorie Semimaschere filtranti antipolvere Requisiti, prove, marcatura” e realizzate ai sensi dell’Art. 15 del Decreto Legge del 17 marzo 2020, n.18.

3. I Dispositivi Medici (Mascherine Chirurgiche, valutate dell’ISS)

 

Caratteristiche:

– medio-alto potere filtrante, aderenza a parte del viso, basso-medio livello di protezione

 

– può essere più facile sopportarle per tempi lunghi per la loro traspirabilità ma offrono scarsa protezione se indossate male

 

Destinazione d’uso prevalente:

 

Protezione di coloro che circondano chi le usa, soprattutto se l’utente è potenzialmente pericoloso

 

Verifica di adeguatezza:

 

Cosa controllare sull’etichetta per sapere se sono state valutate?

 

–  se hanno il marchio CE (se sono state autorizzate prima della pandemia)

 

–  In alternativa se hanno la dicitura sull’etichetta: conformi a UNI EN 14683:2006 “Maschere chirurgiche Requisiti e metodi di prova” (tipo I, II o IIR) e realizzate ai sensi dell’Art. 15 del Decreto Legge del 17 marzo 2020, n.18.

 

4. Cosa controlla l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sulle Mascherine Chirurgiche?

Nella sua attività di accertamento l’ISS controlla quanto segue:

 

1.  Che le aziende produttrici posseggano i Certificati di Analisi rilasciati da laboratori qualificati che attestano la rispondenza alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e cioè che:

 

a.  le mascherine abbiano una capacità filtrante di – ovvero impediscano il passaggio di – almeno il 95% (tipo I) o almeno il 98% (tipo II e IIR) di goccioline in grado di trasportare patogeni;

 

b.  le mascherine consentano una traspirabilità sufficiente;

 

c.   le mascherine abbiano un carico microbiologico sufficientemente basso in modo da evitare che siano esse stesse fonti di infezioni durante l’uso.

 

2.  Che le aziende produttrici posseggano i Certificati di Analisi che attestano la biocompatibilità delle mascherine secondo quanto richiesto dalla norma UNI EN ISO 10993, e cioè che il contatto della mascherina con la pelle dell’utente non determini fenomeni di tossicità, di irritazione o reazioni allergiche.

 

3.  Che l’azienda produttrice abbia un Sistema di Qualità che consenta l’identificazione e la tracciabilità delle materie prime e delle mascherine finite ed il controllo delle attività di sanificazione del luogo di produzione, per garantire la produzione di mascherine di qualità riproducibile a tutela dell’utente.

5. Mascherine di comunità reperibili in commercio (responsabilità del produttore)

Per Mascherine di Comunità reperibili in commercio si intende indicare:

 

1. ogni altra mascherina reperibile in commercio, che quindi non è né un dispositivo medico, né un dispositivo di protezione individuale;

 

2. mascherine che vengono prodotte sotto la responsabilità esclusiva dell’azienda produttrice ai sensi dell’art. 16, comma 2, del D.L. 18/2020. L’azienda produttrice deve comunque garantire la sicurezza del prodotto (ad es. che i materiali utilizzati non siano noti per causare irritazione o altro effetto nocivo per la salute dell’utente, non siano altamente infiammabili, ecc.), anche se non sono definite per norma le proprietà che le mascherine devono avere: i produttori non sono obbligati ad effettuare analisi di alcun tipo né è prevista alcuna valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità o dell’INAIL.

Caratteristiche:

 

Essere in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.

Destinazione d’uso prevalente:

 

Le mascherine di comunità sono una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2. Pertanto, non sono né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale.

Verifica di adeguatezza:

 

Le mascherine di comunità non sono soggette a particolari valutazioni o certificazioni in quanto hanno il solo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana, secondo quanto previsto dall’articolo 16 comma 2 del DL del 17 marzo 2020.


6. Cosa dobbiamo controllare quando acquistiamo una mascherina di Comunità.

1.Innanzitutto che vengano vendute con una etichetta e in confezioni sigillate

a.     Che l’etichetta riporti la dicitura: realizzato ai sensi dell’art. 16 comma 2 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18; non è un Dispositivo Medico né un DPI.

2. Oltre che:

b.    nome del produttore/importatore

c.     nome del prodotto

d.    composizione del o dei tessuti con relative percentuali

e.     numero di lotto

f.       indicazione monouso o lavabile ed in questo caso devono essere riportate le indicazioni di lavaggio che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance

g.     data di scadenza

h.    istruzioni per un corretto utilizzo

i.       altre informazioni utili per capire se siamo di fronte ad un prodotto di qualità (marchi di qualità aziendale, se il tessuto è anallergico, traspirante ecc…)

3. Se sull’etichetta non ci sono indicazioni sulla qualità igienica del prodotto è preferibile procedere prima dell’utilizzo ad un lavaggio seguendo le indicazioni del produttore.

7. Mascherine di comunità fatte in casa (responsabilità propria)

Solo in caso di assoluta necessità ed emergenza, se non si riescono a reperire in commercio né mascherine chirurgiche né di comunità, si può procedere a costruire mascherine in proprio. È preferibile:

a. Utilizzare tessuti quanto più possibile naturali, come cotone ad alta grammatura

b. Creare almeno tre strati ben cuciti tra loro da tutti i lati

c. Evitare tessuti che si possono sfaldare o decolorare facilmente durante l’utilizzo

d. Lavare a 60 °C prima di ciascun utilizzo

e. Controllare che abbiano una forma ed una consistenza che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.

8. Come scegliere una mascherina per i bambini.

1. Dai 6 anni in su anche i bambini devono portare la mascherina e per loro va posta attenzione alla forma evitando di usare mascherine troppo grandi e poco aderenti al viso.

2. È preferibile scegliere una mascherina delle dimensioni giuste con marchio CE o autorizzata in deroga ai sensi dell’art.15 dall’ISS. In mancanza di questo, assicurarsi che la mascherina di comunità abbia l’etichetta con tutte le diciture previste e sopra elencate.

3. È preferibile scegliere mascherine senza disegni a stampa o eccessivamente colorate, perché potrebbero esserci pericoli di rilascio di sostanze tossiche se non prodotte con tessuti di adeguata qualità.

9. Scegliere la mascherina in base alla situazione

È responsabilità dell’utente scegliere una mascherina che garantisca una buona protezione individuale per sé e per gli altri.

Si raccomanda di scegliere una mascherina adatta all’ambiente in cui essa viene adoperata, alla funzione svolta dall’utente e al suo stato di salute. In particolare:

 

1.  nel caso in cui l’utente sia un operatore sanitario o un paziente che si debba recare presso una struttura assistenziale (ad es. ospedale, clinica, studio medico, ecc.) potenzialmente a rischio si raccomanda l’uso di mascherine certificate come dispositivi medici o come dispositivi di protezione individuale;

 

2.  nel caso in cui l’utente sia un paziente potenzialmente a rischio per motivi anagrafici (l’età) o per altre patologie si raccomanda l’uso di mascherine certificate come dispositivi medici o come dispositivi di protezione individuale;

 

3.  nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria o riconducibili a una possibile infezione da COVID-19 è necessario che l’utente usi mascherine certificate come dispositivi medici o come dispositivi di protezione individuale, quando vi siano motivazioni necessarie e inderogabili per cui debba spostarsi dalla casa di cura o dal suo domicilio.

È opportuno ricordare che le mascherine rappresentano una misura complementare per il contenimento della trasmissione del virus e non possono in alcun modo sostituire il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e l’attenzione scrupolosa nel non toccare il viso, il naso, gli occhi e la bocca.

10. Come usare una mascherina?

La protezione offerta da una mascherina dipende fortemente da come viene manipolata e da come viene indossata e smaltita. Pertanto, si raccomanda:

 

1.  di effettuare un corretto lavaggio e una corretta sanificazione delle mani con sapone o soluzione alcolica prima, eventualmente durante (se si dovesse toccare la mascherina), e dopo l’uso della mascherina;

 

2.  di indossare e rimuovere la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci

 

3.  di indossare correttamente la mascherina indossandola nel verso corretto, facendola aderire al naso, mediante il supporto superiore eventualmente presente, e coprendo al meglio la parte bassa e laterale del viso posizionandola o allungandola fin sotto il mento;?

 

4.  di mantenere la mascherina in posizione corretta durante tutto il periodo d’uso;

 

5.  di lavare e sanificare solo le mascherine riutilizzabili seguendo scrupolosamente le istruzioni dell’azienda produttrice;

 

6.  di smaltire la mascherina nei rifiuti indifferenziati.

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