Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, è stato tra i protagonisti della terza edizione dell’Abruzzo Economy Summit, la conferenza nazionale tenutasi a Pescara sui temi dell’economia che ha accolto gli interventi, tra gli altri, di alcuni tra i principali esponenti del Governo come i ministri Fitto, Urso e Tajani. Ad accompagnare il presidente, Dario Lamanna, direttore di Unindustria Calabria.

Ferrara, durante il suo intervento, nel panel moderato dal giornalista Andrea Giambruno, si è concentrato su tre temi di estrema attualità politica ed economica quali le modalità e l’impatto dell’autonomia differenziata in base alle indicazioni contenute nel Decreto Sud, l’istituzione della Zes unica per il Mezzogiorno e l’importanza strategica degli investimenti infrastrutturali al Sud: «Questi tre argomenti  – ha sottolineato – attengono al contesto, definiscono le regole del gioco per le imprese presenti e future e per questo motivo diventa fondamentale, se l’obiettivo è lo sviluppo del Sud, definirne chiaramente le modalità, i tempi e le risorse».

«Sull’autonomia differenziata, ad esempio, è chiaro che la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni sia imprescindibile per poterne valutare preventivamente l’efficacia.  Ma altrettanto rilevante, forse ancora di più, è la necessità di definire le risorse e la loro distribuzione territoriale, stabilendo quali misure verranno adottate per rendere più efficace ed efficiente l’impiego delle stesse. Come spesso ci troviamo a ripetere, la qualità e l’organizzazione della macchina amministrativa sono questioni cruciali a volte più importanti dei fondi a disposizione», ha aggiunto Ferrara.

«A ben vedere – ha proseguito -, quello della semplificazione e velocizzazione delle procedure burocratiche è un argomento strettamente legato anche alla Zes. La scelta della Zes unica per il Mezzogiorno ci vede in vigile attesa, considerato che si tratterà di capire quante e quali risorse saranno investite nello strumento, quali le implicazioni riguardanti i tempi di autorizzazione degli investimenti  e della semplificazione delle procedure, le modalità con cui si articoleranno il relativo  Piano strategico e la valorizzazione delle specificità dei territori, nonché quale sarà il coinvolgimento del sistema confindustriale nella struttura operativa del nuovo modello. Le imprese, infatti, come nella precedente versione delle Zes, possono dare un contributo prezioso alla definizione della strategia, ma anche alle declinazioni territoriali della stessa. Fondamentale, infine, garantire una governance efficace ed evitare che il periodo di transizione possa determinare rallentamenti rispetto al
lavoro dei Commissari».

Come già era avvenuto in occasione della riunione Consiglio delle Rappresentanze Regionali di Confindustria di Trento a maggio scorso, Ferrara ha illustrato, inoltre, il modello “Agenda Calabria” quale strumento di interazione, collaborazione e definizione congiunta della strategia di investimento dei fondi della Programmazione Unitaria. Un modello che, partito dal meridione, sta raccogliendo commenti entusiastici e sta assurgendo a benchmark per la definizione delle politiche di allocazione delle risorse e per l’orientamento della politica economica regionale che fonda la sua solidità tanto nell’approccio tecnico-scientifico derivante dall’analisi sul contesto, quanto nella fondamentale collaborazione tra pubblico e privato.

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