“Siamo da tempo al lavoro sullo sportello antiracket, abbiamo già compiuto una consistente attività istruttoria ma è arrivato il momento di dare un’accelerazione perché prenda avvio al più presto questo fondamentale strumento”.
Ad affermarlo, in un comunicato stampa, è il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera.
“L’idea dello sportello – ricorda Nucera – è nata nel corso di un’importante iniziativa che nei mesi scorsi abbiamo tenuto, nella nostra sede, assieme al questore Grassi, che ringraziamo della disponibilità e apertura verso il mondo produttivo. Gli imprenditori, infatti, hanno un forte bisogno di vedere riaffermato il principio di legalità, a tutela dell’economia sana.
Nei mesi successivi all’incontro con il Questore, ci siamo attivati per dare concreta attuazione a quanto ci eravamo ripromessi, lavorando fianco a fianco con l’Ufficio Territoriale del Governo di Reggio Calabria, dove abbiamo trovato nella persona del prefetto Di Bari e nel suo staff degli interlocutori attenti e disponibili.
Ovviamente, però, la progettazione di un’esperienza così innovativa, in un tessuto socio-produttivo complesso come il nostro, era inevitabilmente destinata ad essere aggiornata e migliorata ‘in progress’”
In particolare, spiega Nucera, “la prima bozza del protocollo coinvolgeva soltanto Confindustria e l’associazione Libera, due attori certamente necessari di questo processo di cambiamento, ma non sufficienti a dar vita allo Sportello. Occorre, a nostro avviso, ampliare la platea degli attori che faranno parte del tavolo, coinvolgendo quelle altre istituzioni, tra cui le forze dell’ordine, che possono fornire un contributo essenziale alla nascita di uno Sportello antiracket efficace, in grado di produrre anche in Calabria i risultati straordinari ottenuti in Sicilia”.
Il presidente di Confindustria Reggio incalza: “Nei prossimi giorni torneremo a confrontarci con gli uffici della Prefettura, oltre a proseguire il lavoro all’interno della nostra associazione, perché è vogliamo che lo sportello antiracket di Confindustria sia uno strumento davvero valido e che porti risultati concreti. In tal senso – conclude Nucera – comprendiamo la presa di posizione del procuratore Paci al quale diciamo che vogliamo rispondere con i fatti, accelerando sull’istituzione dello sportello antiracket per creare i presupposti indispensabili a cambiare il trend e vincere, finalmente, quella cortina di omertà che ha finito per pesare in maniera decisiva sull’espansione del potere criminale nel territorio reggino.
La ‘ndrangheta ha finito per opprimere l’intero tessuto economico, schiacciando i tanti imprenditori onesti, che fanno parte della rete confindustriale, che operano solo sulle base delle logiche di mercato e nel rispetto delle regole. Se vogliamo davvero ribellarci a tutto questo – conclude Nucera – l’unico strumento è quello di avere il coraggio di denunciare”.