Con uno stanziamento di 480 milioni di euro, riparte il 7 febbraio 2019 la misura Beni Strumentali – “Nuova Sabatini”.

L’incentivo, gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’assistenza tecnica di Invitalia, è rivolto alle micro, piccole e medie imprese (PMI) e sostiene investimenti per acquistare o acquisire in leasing nuovi macchinari attrezzature, impianti e beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

Le modalità di finanziamento:

  • contributo concesso, pari al 2,75% annuo sugli investimenti ordinari
  • contributo maggiorato del 30% – pari al 3,575% annuo – per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali (compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, radio frequency identification) e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti

Operativa dal 2014, la misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è stata negli anni potenziata, con un’attenzione particolare per l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale.

In quasi cinque anni di operatività, ha ottenuto una risposta molto positiva da parte delle imprese: oltre 63.000 le domande presentate da micro (34%), piccole (47%) e medie imprese (19%), per un ammontare di contributo concesso superiore a 1 miliardo di euro.

Il 75% delle richieste proviene dal Nord Italia, con picchi in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, il 14% dal Centro e l’11 % dal Sud e Isole. I settori trainanti: attività manifatturiere, trasporto e magazzinaggio. (Fonte MISE: dati al 2/01/2019).

 

La sinergia MISE-Invitalia

Invitalia affianca la Direzione generale per gli Incentivi alle imprese del MISE nella gestione dell’incentivo, dall’apertura del primo sportello per la presentazione delle domande (31 marzo 2014). Tra i principali ambiti operativi e servizi offerti dall’Agenzia:

  • progettazione dell’impianto normativo e della strumentazione tecnico-procedurale di gestione dell’intervento che ha consentito di ridurre i tempi di attuazione delle procedure
  • attuazione vera e propria della misura: accreditamento dei soggetti finanziatori, prenotazione delle risorse, istruttoria delle domande di agevolazione e delle richieste di erogazione dei contributi
  • valutazione del regime di aiuto ai sensi dei Regolamenti comunitari
  • messa a punto della piattaforma ICT per la gestione della misura sia in termini di volumi (fino a 6 erogazioni per ciascuna delle 63.000 concessioni) che di flussi telematici fra i diversi attori coinvolti (imprese, banche/società di leasing, Cassa Depositi e Prestiti).

I contributi hanno prodotto un effetto leva sul sistema bancario nazionale, inducendo la concessione di finanziamenti bancari per oltre 14 miliardi di euro, destinati integralmente alla realizzazione di investimenti produttivi delle piccole e medie imprese italiane.

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