Pippo Callipo

Il vergognoso scempio ambientale che affligge la Strada Statale 110 nel tratto Angitola – Maierato è diventato, da qualche giorno, oggetto di interesse da parte della stampa locale.

Ancora una volta le pagine di cronaca ci raccontano di un territorio dove le regole del vivere civile non vengono rispettate e dove regna il menefreghismo per la tutela del patrimonio naturalistico.

Infatti, chiunque si trova a transitare lungo questo tragitto si ritrova sotto gli occhi uno spettacolo indecoroso. Una situazione che si protrae dai mesi estivi, che adesso ha raggiunto dimensioni rilevanti e fastidiose: il pattume fuoriuscito dagli involucri di plastica si è sparpagliato ovunque rilasciando cattivo odore e diventando un richiamo per i cani randagi e per i cinghiali che si aggirano nelle limitrofe aree verdi.

Quali termini si possono utilizzare per commentare il gesto di chi abbandona furtivamente il sacchetto della propria immondizia senza pensare agli effetti dannosi che ne scaturiscono? Sicuramente non si addice il termine “cittadino” essendo ad esso intrinseco il senso civico e l’attaccamento al proprio territorio.

Sono del parere che dietro questi atteggiamenti che imbruttiscono la nostra terra c’è davvero poco amore per se stessi, per i propri figli, per la propria terra. Purtroppo queste vicende vanificano anche gli sforzi quotidiani compiuti da quanti invece si spendono per far emergere le positività e la bellezza della Calabria.

C’è anche da aggiungere che se da una parte c’è la colpa degli incivili, artefici di questo triste spettacolo, dall’altra ci sono amministrazioni ed enti che, per svariati motivi, non riescono ad intervenire in maniera tempestiva per arginare e risolvere il problema. Nessuno fino ad oggi ha provveduto a ripulire i margini della carreggiata e nel complicato gioco di stabilire su chi gravano le responsabilità il tempo passa e la situazione degenera sempre di più.

A farne le spese sono soprattutto le famiglie e le attività commerciali operanti nella zona. Tra queste c’è anche la mia azienda (lo stabilimento produttivo si trova precisamente al km 1,6 della Statale 110) dove, com’è noto, da anni offriamo l’opportunità a turisti e visitatori di conoscere da vicino le procedure della lavorazione del tonno.

E’ imbarazzante e vergognoso sapere che gente proveniente da tutto il mondo, spinta dalla voglia di scoprire quello che c’è dietro alla bontà dei nostri prodotti, per poterci raggiungere debba attraversare una strada ricoperta di rifiuti.

Ed è proprio questa la situazione in cui ci siamo trovati pochi giorni fa, quando abbiamo ospitato una delegazione di chef statunitensi che hanno notato e commentato con disgusto l’imbarazzante spettacolo che loro e nostro malgrado hanno dovuto guardare.

Difronte a queste situazioni avverto un forte senso di solitudine che sarà sicuramente familiare a tutti quei calabresi che si impegnano con convinzione per creare motivi per guardare a questa regione con ammirazione e con stupore; non con commiserazione, o addirittura disgusto.

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