Mercoledì 3 marzo si è riunita nel municipio di San Giovanni in Fiore la prima giunta della delegazione calabrese dell’Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani (Uncem).

La sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, riassume le conclusioni dello stesso esecutivo, di cui è vicepresidente: «Appena possibile organizzeremo proprio qui, nel cuore della Sila, la Conferenza regionale sulla montagna e un confronto tra tutti i candidati ufficiali alla presidenza della Calabria: sulle necessità dei Comuni montani e sui singoli programmi e impegni elettorali a riguardo.

Le risorse, le potenzialità e i bisogni della montagna calabrese saranno al centro del dibattito politico, perché le nostre comunità hanno il diritto e il dovere di crescere sul piano culturale, economico e sociale. Inoltre, come Uncem Calabria a stretto giro chiederemo un incontro con il commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo, per discutere del potenziamento, indispensabile, dell’assistenza territoriale e degli altri servizi sanitari nelle aree interne della nostra regione».

«I territori montani – sottolinea Vincenzo Mazzei, presidente della delegazione calabrese dell’Uncem – sono essenziali per lo sviluppo complessivo della Calabria. Lavoreremo in sinergia perché l’importanza della montagna si radichi fino in fondo nelle classi dirigenti. Perciò elaboreremo proposte specifiche, per esempio sull’istruzione, la mobilità, la tutela della salute, il turismo, la forestazione, l’agricoltura e la sostenibilità».

Secondo Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem, intervenuto in collegamento telefonico, «occorre portare le istanze dei territori montani nella definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e nella nuova programmazione europea, posto che nei nostri Comuni la transizione ecologica, obiettivo prioritario dell’Ue, è già avanti».

Presenti a questa prima giunta dell’Uncem Calabria anche i sindaci Domenico Vuodo (Alessandria del Carretto), Alfonso Benevento (Bocchigliero), Fabrizio Rizzuti (Cerva), Donatella Deposito (Parenti) e Rosario Sergi (Platì).

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