1

Questione meridionale, nel carrello della spesa “Voto al Sud”

La coincidenza imposta nella nostra ristorazione (perfino in quella che si definisce tipica!) tra formaggio e PARMIGIANO, come se non esistessero altre tipologie di formaggi né altre aree geografiche di produzione, a partire dalle nostre. L’inutilizzo tanto sistematico ed ideologico quanto scientificamente immotivato dell’extravergine d’oliva, soprattutto quello eccellente dei nostri territori (premiato e venduto altrove!), nelle produzioni da panificazione, in quelle dolciarie ed ancora una volta nella ristorazione locale sui cui tavoli il nostro EVO resta latitante.

L’ostentazione del peggior salmone disponibile sui mercati (invece del pesce del Mediterraneo!) come trofeo o biglietto da visita con cui accogliere sulle nostre coste residenti e turisti. L’assenza totale nei nostri bar di succhi naturali derivanti dalla trasformazione in loco delle nostre produzioni d’eccellenza. Sono, queste, soltanto alcune delle più odiose e paradossali chiavi di lettura purtroppo antropologiche di quella che rappresenta, oggi, la vera questione meridionale. Che è ancora una volta culturale. Quella cioè della sovranità alimentare.

Quella di una terra che soltanto riappropriandosi delle proprie risorse naturali ed agroalimentari riuscirà a riacquistare coscienza di popolo. Come e dove?

Nel frigorifero di casa, nel carrello della spesa quotidiana, nelle mense scolastiche, nei menù della ristorazione, nei bar e nei caffè. Insomma a tavola. Perché è a tavola che si fa e si farà Politica ed è sulle nostre tavole che ci giocheremo tutte le nostre ultime possibilità. È la nostra uscita di sicurezza!

È, in sintesi, quanto ha affermato Lenin MONTESANTO, Fiduciario della Condotta POLLINO SIBARITIDE ARBERIA, intervenendo nei giorni scorsi all’evento CONSUMA SUD – L’IDENTITÀ LOCALE COME FATTORE DI SVILUPPO DEI TERRITORI, ospitato ad ACRI, dove grazie all’impegno del referente territoriale Michael BARILLARO, il Convivium primo in Calabria e quarto in Italia per numero di iscritti, continua ad accrescere il numero di sostenitori e simpatizzanti. – Immediata e totale la sintonia con Pino APRILE, ospite e protagonista indiscusso dell’evento. Per il giornalista e scrittore che sta riscrivendo la storia del Risorgimento e delle rivendicazioni del Sud, il ritorno di tanti giovani nei centri storici rappresenta, tra gli altri, il segnale di un cambiamento in atto. Stiamo riacquistando – ha scandito – la coscienza di popolo: quella che ci è stata tolta quando, sconfitti in una guerra che non ci è stata neppure dichiarata, abbiamo iniziato a scimmiottare il vincitore, in tutto.

Il voto coerente (seppure di colore differente) in tutte le regioni dell’ex Regno delle due Sicilie nelle ultime tre grandi consultazioni elettorali – ha aggiunto – suona come un evidente campanello d’allarme. Chi ha il problema ha la soluzione. Non sprechiamo questa possibilità – ha concluso APRILE nel suo appassionato e seguitissimo intervento – altrimenti i nostri nipoti faranno bene a dare alle fiamme le nostre tombe! – All’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale con il Convivium SLOW FOOD con sedi a SARACENA, ROSSANO e VACCARIZZO Albanese,  il PARCO NAZIONALE della SILACOLDIRETTI e i COMITATI DELLE DUE SICILIE – CALABRIA CITRA, dopo il Sindaco Pino CAPALBO e Fiore MARRO (Presidente COMITATI DUE SICILIE), coordinati da Angelo GROSSO sono intervenuti anche Vincenzo ABBRUZZESE di Coldiretti Giovani, il Direttore del Parco della Sila Giuseppe LUZZI ed il consigliere regionale Mauro D’ACRI. – Dai VINI ACRONEO all’azienda agricola CARAVETTA e SACCONE, da COFONE a GACCIONE, dall’azienda agricola Ferruccio ROMANO al biscottificio Fratelli PERRONE, dal CROCCANTE CALABRESE al Caffè D’ANGELO, dal MULINO SPOSATO al PANIFICIO SAN LUIGI fino a ULIVAR LIQUORI. Sono, questi, i produttori che sono stati presi pacificamente d’assalto dai numerosissimi visitatori accorsi a Palazzo SANSEVERINO FALCONE nel cuore del centro storico di ACRI che – è stato ribadito dal Sindaco CAPALBO MONTESANTO – si candida ad ospitare, insieme a SLOW FOOD, un grande evento regionale consacrato all’identità enogastronomica regionale e del Mediterraneo. – (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195).