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Recovery fund, Anci giovani Calabria: mancano risorse per i giovani

Sono ore decisive per il futuro dell’Italia e molto passa da due termini che abbiamo imparato a conoscere in quest’ultimo periodo: Recovery Fund e MES. Come giovani amministratori calabresi stiamo collaborando attivamente con il coordinamento nazionale di Anci Giovani per portare un contributo importante in termini di idee concrete e fattibili da sottoporre al governo.

Riteniamo che dai primi dati emersi sul Recovery Fund le risorse destinate ai giovani e alle politiche giovanili siano insufficienti. In queste ultime ore il governo ha risposto al nostro appello dando disponibilità a valutare le richieste di Anci giovani.

Abbiamo quindi presentato alcune proposte che pensiamo debbano essere alla base di una programmazione che guardi al futuro delle nuove generazioni: esenzione al 100% per 5 anni da tutti i costi del lavoro per le aziende che assumano under 35 con un contratto a tempo indeterminato; per chi assume giovani under 35 sei mesi prima dal conferimento della laurea triennale/magistrale, oltre all’esenzione contributiva e previdenziale, lo Stato incentiva l’azienda con un voucher di sostegno di €200 al mese per due annualità a patto che ci sia un contratto di lavoro a tempo indeterminato; facilitare il collegamento tra università e lavoro attraverso percorsi d’inserimenti finanziati con risorse pubbliche che consentano agli studenti di entrare nel mondo nel lavoro già durante il percorso di studio; prevedere incentivi a fondo perduto ed esenzioni fiscali, oltre a quelli già esistenti, per le start up e le iniziative imprenditoriali lanciate dagli under 35. Abbiamo inoltre richiesto che vengano finanziate iniziative territoriali sulle politiche giovanili finalizzate ad incentivare la socialità e il confronto tra le nuove generazioni così da contrastare fenomeni drammatici come l’abbandono scolastico.

Attraverso queste risorse da destinare ai comuni si potrebbero incentivare le iniziative delle consulte giovanili, la costruzione di campi sportivi di quartiere, di luoghi di aggregazione, di biblioteche. Auspichiamo che il governo valuti con grande attenzione le nostre proposte e con il coordinamento nazionale abbiamo chiesto un incontro al ministro Spadafora. Stiamo affrontando tutti un periodo storico complesso, ma proprio in questi momenti chi ricopre delle cariche pubbliche ha l’obbligo di guardare al futuro con responsabilità e lungimiranza.