Non si può sospendere il regolamento attuativo della legge regionale sulla gestione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio boschivo calabrese, che tra l’altro è utile a preservare le nostre foreste da tagli abusivi, spesso eseguiti da ditte in odore di ‘ndrangheta».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che aggiunge: «Al netto di prese di posizione contrarie, che non mi spiego né condivido, si tratta di uno strumento che recepisce la parificazione dei boschi pubblici e privati e avvia, finalmente, un iter per sburocratizzare atti e adempimenti amministrativi attraverso un portale telematico per la gestione dei procedimenti».
«Le innovazioni introdotte da questo regolamento, certamente perfettibile come ogni atto del potere pubblico, non dovrebbero spingere – osserva il parlamentare del Movimento 5 Stelle – operatori e addetti a ripiegare negli schemi del passato, che si sono rivelati inadeguati e spesso perniciosi.
L’emergenza Covid ci insegna – rimarca il deputato – che da qui in avanti dobbiamo pensare in termini differenti, abbandonando le logiche del passato e partendo dalla consapevolezza che l’ambiente è risorsa fondamentale per la vita, la salute e l’economia, dalla coscienza che la Calabria può stare bene soltanto se l’interesse collettivo prevale su quello particolare». «In questo senso – conclude Parentela – condivido il saggio, lungimirante indirizzo espresso, nel merito, dalla Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria».