Gli italiani hanno nel portafoglio oltre 98 milioni di tessere bancomat, carte di credito e carte prepagate multiuso con una crescita del +19% negli ultimi cinque anni con acquisti sempre più all’insegna della moneta elettronica al posto delle tradizionali banconote.

E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Bankitalia in occasione del Natale alla vigilia del “Panic Saturday” l’ultimo fine settimana utile per comprare i regali per mogli, mariti, parenti e amici. Il balzo maggiore lo hanno fatto le carte prepagate multiuso cresciute del 21,8% in cinque anni e arrivate a 27,5 milioni di pezzi nel 2018 mentre quelle di credito sono arrivate a quota 14,8 milioni con un incremento del +21% – evidenzia Uecoop – anche se sono le tessere bancomat in assoluto il più diffuso sistema di pagamento senza contanti con oltre 56 milioni di pezzi, in pratica quasi uno ogni abitante, neonati compresi. Esiste ancora una quota importante di pagamenti che vengono effettuati in contanti, soprattutto per cifre sotto i cento euro o per servizi offerti a domicilio – sottolinea Uecoop – ma la crescita tumultuosa dell’on line sta spostando il peso delle transazioni su bancomat e carte di credito.

La moneta elettronica – sottolinea Uecoop – è usata in modo trasversale per tutte le tipologie di acquisto: dai vestiti alle gomme dell’auto, dai trattamenti estetici alle palestre, dalle piastrelle ai gioielli, dai giocattoli agli alimentari in supermercati e panetterie, dall’assicurazione auto agli abbonamenti ai mezzi di trasporto.

Un sistema di pagamento spinto anche dall’on line con quasi 39 milioni di italiani che solo nell’ultimo trimestre hanno navigato su Internet almeno una volta contribuendo a una crescita del 17,5% del commercio elettronico nei primi dieci mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno spiega Uecoop su dati Istat.

Sul web si realizza quasi 1/3 (32%) delle spese di Natale per un valore complessivo di 549 euro a famiglia secondo una analisi della Coldiretti sui dati Deloitte 2019.

Tra coloro che hanno acquistato on line negli ultimi 3 mesi il 48,3% ha fatto uno o due ordini, il 28,8% tra i tre e i cinque, il 10,0% tra sei e dieci mentre solo una piccola quota dichiara di aver fatto più di dieci ordini (6,1%) secondo l’ultima rilevazione Istat. Più di 6 volte su 10 sono gli uomini i più propensi a comprare online gli uomini mentre i giovani tra i 20 e i 34 anni rappresentano il 71,3%. In Italia – evidenzia Uecoop su dati Digital 2019 – in un anno vengono spesi on line quasi 28 miliardi di euro per acquisti su moda, elettronica, cura della persona, cibo, arredamento, elettrodomestici, giocattoli, musica e videogiochi oltre a viaggi e sistemazioni alberghiere. Le motivazioni per lo shopping in rete – spiega Uecoop – sono la possibilità di avere la consegna a domicilio, una più ampia possibilità di scelta, l’opportunità di fare confronti e i prezzi convenienti mentre le perplessità riguardano soprattutto la sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza fra il prodotto visto sul sito e quello consegnato.

La diffusione del web con quasi 9 italiani su 10 (86%) che cercano prodotti e servizi on line, aumenta anche il pericolo di frodi – sottolinea Uecoop – con le truffe più frequenti che riguardano il versamento di anticipi per prodotti che non verranno mai spediti, oppure per sistemazioni in case vacanze inesistenti o ancora per l’acquisto di un’auto per la quale il presunto venditore sparisce con la quota dell’acconto. Ma – sottolinea Uecoop – ci sono anche truffe per carpire i codici di accesso a conti correnti o quelli delle carte di credito, presentando la comunicazione fraudolenta come in arrivo dalla propria banca, dalla Posta o addirittura dall’Agenzia delle Entrate. Per ridurre il rischio – spiega Uecoop – occorre seguire alcune semplici regole: utilizzare software e browser completi ed aggiornati, avere un buon sistema antivirus, dare la preferenza siti ufficiali e conosciuti, non fidarsi a occhi chiusi di offerte troppo convenienti, se si acquista qualcosa verificare che esista per davvero un negozio fisico, controllare le eventuali recensioni di altri acquirenti, per i pagamento meglio usare carte di debito o di credito ricaricabili e se possibile – conclude Uecoop – scegliere sempre una spedizione tracciata e assicurata.

image_pdfDownload pdfimage_printStampa articolo